Grecia, l’esito referendario frena gli indici europei. Il risultato delle urne (61% degli elettori chiede misure più morbide ai creditori internazionali mentre il 39% accetta la proposta UE) ha prodotto una reazione dei mercati molto contenuta rispetto alle attese. Le dimissioni di Varoufakis rappresentano un chiaro segnale di apertura da parte del governo Tsipras.
Gli operatori sembrano essere in attesa delle decisioni che dovrebbero arrivare dalla Bce, chiamata a decidere sui fondi di emergenza ELA al sistema bancario ellenico. Sarà il primo creditore ad esporsi in via ufficiale dopo il risultato referendario di ieri. Probabilmente Francoforte potrebbe decidere di adottare una logica di “wait and see”, confermando il tetto di 89 miliardi di euro in attesa di maggiori sviluppi sul piano politico. Gli scenari estremi, congelamento ELA o innalzamento del tetto attuale, potrebbero essere in grado di portare a forti movimenti sui mercati, dato che alimenterebbe negli operatori l’aspettativa di un’uscita di Atene dalla zona euro o di un accordo vicino.
Passiamo ora all’analisi dei mercati in ottica trading, il cambio EurUsd continua ad oscillare intorno all’area di 1,1050. L’apertura in gap ieri notte non è stata violenta come la scorsa ottava e il cambio ha già recuperato tutti i cali. I livelli tecnici: la prima resistenza chiave rimane a 1,1140, dove il cross tenterebbe di rientrare nel corridoio rialzista degli ultimi mesi. L’accelerazione potrebbe essere violenta e aprirebbe di fatto a un allungo in direzione di 1,1280, top della scorsa settimana. La resistenza strategica di medio periodo rimane a 1,1470 top di maggio e area di transito della media mobile a 200 giorni. Il primo supporto rimane a 1,0950 al di sotto del quale si assisterebbe a un affondo verso 1,08.
Tra gli indici (ecco i prezzi in tempo reale), recupera buona parte dei cali il Dax, che è tornato al ridosso degli 11 mila punti dopo aver aperto poco sotto i minimi di giugno. Al di sopra di tale riferimento grafico, il mercato potrebbe accelerare verso 11.300 punti, massimi della scorsa settimana e area di transito della media mobile a 50 giorni. Da qui l’indice tedesco andrebbe a chiudere il gap down aperto la scorsa settimana. Chiari segnali rialzisti si avrebbero solo con un riposizionamento sopra la trend line ribassista che delimita la parte alta del canale discendente, ora in transito a 11.500 punti. Indicazioni ribassiste si avrebbero sotto 10.800, con primo target 10.500 parte basse del canale suddetto. Il break out di tale canale confermerebbe l’inversione di trend, dopo il rally degli ultimi anni.