Male, anzi malissimo la chiusura giornalieri di ieri a Piazza Affari che ha subito il forte impatto del referundum della Grecia perdendo oltre il 4%. Meglio hanno fatto sia il Dax, che ha chiuso in perdita di 1,5 punti percentuali, che il Cac, che ha lasciato il 2 per cento. Nel complesso Milano è tornata ai minimi degli ultimi 2 mesi alla faccia di chi sosteneva che l’impatto del referendum greco non ci avrebbe riguardato.
Inutile dire che i titoli bancari sono quelli che hanno subito le perdite maggiori con MPS e Banco Popolare che hanno perso, rispettivamente, il 9 e il 5,4%. Al momento le speranze che le trattative possano riprendere e giungere ad una conclusione veloce è assolutamente fuori discussione vista la chiusura totale della Germania.
Una chiusura che potrebbe rivelarsi controproducente per tutta l’Europa in quanto si sta per innescare un effetto domino di cui non si possono calcolare gli effetti.
Dal punto di vista del trading online il consiglio è di seguire i trend giornalieri e di cavalcare l’onda con operazioni molto veloci in quanto potrebbe essere sufficiente la minima notizia dell’ultimo secondo per far cambiare rotta al mercato. Vista l’alta volatilità è meglio non rischiare con il fuoco e mettere al sicuro il proprio capitale.
Sicuramente terrei gli occhi puntati sui titoli bancari ma bisogna prestare molta attenzione anche al cambio con l’euro osservato speciale. Per la banca d’affari JP Morgan l’esito del referendum in Grecia non farà altro che portare altra debolezza sui mercati. Secondo la banca americana l’uscita della Grecia dall’euro è molto probabile e sta spingendo gli analisti ha ridurre il peso dell’azionario europeo nel proprio portafoglio.
Un segnale, questo, che non va assolutamente sottovalutato in ottica di medio e lungo periodo per gli importanti risvolti che potrebbe avere sulle decisioni dei grandi gruppi di investimento che, poi, sono quelli che muovono davvero il mercato.