Brutte notizie dal fronte della borsa. Anche oggi i mercati finanziari hanno vissuto l’ennesima giornata di passione con forti ribassi. Al momento in cui scriviamo piazza affari perde oltre l’1,50%, in linea con le altre borse europee. Ma è sul fronte valutario che s hanno le sorprese maggiori.
Tanto per dare l’idea di quello che sta accadendo proviamo ad analizzare la situazione sul mercato del forex. In particolare mi voglio soffermare su quello che sta accadendo nell’ambito del cambio euro dollaro.
Dopo aver analizzato il grafico sul sito del broker Ig Italia, uno dei migliori broker internazionali di trading in cfd (contratti per differenza) si evince che l’euro continua a quotare in area 1,10 dollari. Questo, da un lato, non è un bene per il vecchio continente in quanto per assicurare una ripresa ai paesi che adottano la moneta unica serve per forza un euro debole.
Andando più a fondo nell’analisi delle principali valute del forex è chiaro, però, che per Draghi si prospettano momenti difficili. Lo yuan, a detta dei principali analisti internazionali, verrà nuovamente svalutato per consentire alla Cina di non affogare nella sua stessa crisi.
Gli Stati Uniti dovranno, molto probabilmente, adottare anche loro un quantitative easing già nel corso del 2016 . Insomma sarà molto difficile che la Bce riesca a tenere basso il valore dell’euro e sostenere, così, la ripresa economica degli stati membri. Ovviamente è molto difficile capire quale sarà l’entità della svalutazione del dollaro. Ormai la valuta è diventata troppo forte.
Un altro aspetto da prendere in considerazione è quello legato alle materie prime e, in particolare, al petrolio. Le quotazioni del greggio sono ai minimi da oltre 12 anni e già questo è sufficiente per far suonare più di qualche campanello d’allarme. Non bisogna dimenticare, infatti, che ci sono diversi focolai di tensione in aeree determinanti per l’estrazione del greggio, come la recente crisi tra Iran e Arabia Saudita.
Qualora si arrivasse ad un escalation della crisi il prezzo del greggio potrebbe tornare a salire. Proprio per questo consiglio di tenere come osservato speciale il petrolio e di tendere anche un occhio al gas naturale, all’oro e al palladio.
Ma tornando al mercato forex va detto che è molto interessante anche la situazione del Franco svizzero. Ci ricordiamo tutti che la Banca centrale elvetica decise un anno fa di slegare il valore del franco dal cambio fisso a 1,20 euro. A distanza di un anno il valore è a 1,09 e, tutto sommato, l’economia svizzera a reagito bene ad un cambio non proprio favorevole.
Anche in questo caso non ci sono grandi movimenti all’orizzonte ma, in caso di peggioramento della crisi nel vecchio continente, ci potrebbero essere delle sorprese che offrirebbero delle interessanti opportunità di investimento in questa direzione.