La finanza non è mai stata tanto lontana dall’economia reale come in questo difficile periodo, ma la borsa mai come ora riesce ad essere lo specchio del paese. Questo piccolo paradosso fa riflettere su alcuni aspetti fondamentali per chi, come noi, si occupa di economia ogni giorno. Due mondi così lontani ma così uguali, due facce della stessa medaglia che danno vita a differenze incolmabili e ad analogie incredibili.
Sicuramente alcuni di voi sorrideranno leggendo queste parole, eppure, se mi lasciate spiegare, dovrete ammettere che mai come ora queste affermazioni sono più vere. Cerchiamo di capirci qualcosa di più.
Da un lato abbiamo la finanza, i mercati finanziari in genere, che non rispecchiano affatto quella che è la situazione reale dell’economia. Vien da ridere, infatti, pensando che le borse hanno vissuto un periodo, fino al tracollo dei giorni scorsi, di modesti rialzi. Eppure la disoccupazione impera in tutta europa, i consumi sono ai minimi un po ovunque e motivi per essere fiduciosi per il futuro ce ne sono davvero pochi.
Poi però dai uno sguardo più attento alla Borsa Italiana e ti accorgi che, forse, questa rispecchia davvero quella che è la situazione del paese. Perchè, volendo essere onesti, la borsa italiana è diventata una “borsetta di serie C” da cui tutti i big si tengono cautamente alla larga. Secondo uno studio realizzato dalla Consob dal 2007 ad oggi, l’indice ha bruciato circa 460 miliardi di euro, passando dal valere il 47,8% del Prodotto interno lordo al 28,6% attuale.
Le grandi aziende, titoli bancari a parte, non ci sono più e le altre si guardano bene dal quotarsi in un momento come questo e su una borsa tanto piccola come Piazza Affari.
Perchè in un contesto come quello attuale una borsa “piccola” è anche una borsa facilmente attaccabile con picchi di volatilità molto alti.
Un mercato finanziario, il nostro, che rispetta in pieno il tessuto economico, dove le grandi aziende scappano all’estero spaventate dall’eccesso di burocrazia e di tassazione, dove non si investe più, dove c’è poca fiducia nel futuro.
E in questo, dispiace dirlo, borsa ed economia sono quanto mai simili.