Tra gli investimenti che si possono fare sulle materie prime ci sono anche quelli che riguardano il cacao: facciamo un approfondimento su questo prodotto e sulle sue caratteristiche prima di vedere che tipo di investimento è possibile fare. A fine articolo concluderemo la nostra analisi dando un’occhiata alla quotazione del cacao e scoprendo dove è possibile studiarne il grafico dell’andamento in tempo reale.
Caratteristiche del cacao, impiego e paesi produttori
Più o meno tutti sanno cos’è il cacao: si tratta di uno dei prodotti agricoli più famosi del mondo, conosciuto da grandi e piccini soprattutto perché viene utilizzato per la preparazione del cioccolato; in realtà il suo impiego non si limita al settore alimentare, visto che viene utilizzato anche nell’industria terapeutica e sanitaria. Quello che invece magari non tutti sanno è che il cacao è anche un valore di Borsa e, in quanto tale, è quotato sul mercato. Approfondiremo in seguito questo aspetto, perché prima di pensare ad eventuali investimenti bisogna conoscere bene alcune caratteristiche di questa materia prima e i fattori che ne possono condizionare la quotazione.
Il procedimento di lavorazione del cacao non rientra di sicuro tra le attività più semplici e veloci: richiede tempo ed energia e si compone di diverse fasi: tra la raccolta (che avviene due volte all’anno) all’ultima fase, quella della solubilizzazione infatti ci sono la fermentazione, l’essiccazione, la tostatura, la decorticazione, la triturazione, la separazione del grasso tramite pressione e la macinazione. La produzione di cacao è molto centralizzata: questo vuol dire che circa il 70% della produzione mondiale avviene in determinati territori dell’Africa occidentale: quantitativamente parlando, i maggiori produttori sono la Costa d’Avorio (con più del 40% totale), il Ghana, l’Indonesia, la Nigeria, il Brasile, il Camerun e l’Ecuador.
Bisogna sottolineare il fatto che il cacao viene esportato ancora in forma di fave: la lavorazione avviene per lo più nei Pesi industrializzati che lo importano. Europa, Nord America e Giappone rappresentano le aree dove si registra il maggior consumo di questa materia prima. Nel corso degli ultimi anni la globalizzazione e lo sviluppo di determinate aree ha portato allo spostamento di una parte della produzione proprio nelle aree dove la materia prima viene coltivata, ma tra il 2005 e il 2014 abbiamo assistito ad un calo della produzione totale, che non si è rivelata in grado di coprire per intero la domanda: in questi anni abbiamo infatti assistito ad una tendenza di valorizzazione della quotazione del cacao (senza però dimenticare il crollo del 2008).
Come investire nel cacao: strumenti, quotazione in tempo reale e fattori che possono influenzarla
Gli scambi di cacao avvengono soprattutto in forma fisica o sotto forma di contratti a termine sul London International Financial Futures and options Exchande (LIFFE), mercato londinese che appartiene alla Borsa americana ed europea NYSE-Euronext. Gli scambi avvengono anche sul mercato americano NYBOT, che ogni anno genera almeno 3 milioni di transazioni su contratti relativi a svariate tonnellate di questa materia prima. Operando tramite questi mercati internazionale è possibile investire sul cacao anche dall’Italia. Bisogna comunque tenere conto dei diversi fattori che possono incidere sulla sua quotazione: come sempre inseriamo tra questi la domanda e l’offerta globale, a cui aggiungiamo i dazi doganali, i tipi di produzione e coltivazione e la situazione geopolitica e sociale dei Paesi produttori (ad esempio le tensioni in Costa d’Avorio si son fatte sentire eccome sulla quotazione del prodotto in questione).
La domanda di cioccolato è fondamentale per l’andamento della quotazione del cacao: negli ultimi anni questo dato è aumentato, spinto anche dal miglioramento dello standard di vita in alcuni Paesi emergenti (Cina e India su tutti). Per questo il cacao viene spesso suggerito come investimento a lungo termine: con l’aumento della domanda (e un consumo mondiale che non accenna a diminuire) e una produzione che sembra ritrarsi, il valore di questa materia prima sembra destinato a crescere. Il cacao viene visto anche come ottima scelta per la diversificazione dei trader che operano nel mondo del Forex, visto che l’evoluzione della materia prima non è strettamente legata alle tendenze degli altri mercati. I broker online mettono a disposizione degli investitori una serie di strumenti (come i CFD) per speculare sul rialzo o il ribasso dei prezzi del cacao per realizzare dei profitti anche in tempi brevi. Come accade anche per altre materie prime è possibile scegliere di investire nel cacao in modo indiretto, ovvero acquistando azioni delle società che producono o che sfruttano il cacao nei loro processi produttivi: è sempre buona cosa approfondire le propie conoscenze e studiare bene la situazione prima di prendere qualsiasi decisione!
I prezzi della polvere e del burro di cacao vengono individuati applicando un coefficiente alla valutazione dei semi. I futures sul cacao hanno una scadenza fissata ogni anno a marzo, maggio, luglio, settembre e dicembre. Va considerato che il consumo di cioccolato (e quindi del cacao) tende ad aumentare durante il periodo invernale. La quotazione del cacao nel momento in cui scriviamo è pari a 2.752 dollari a tonnellata.