Il registratore di cassa consiste in quello strumento che tutti coloro che hanno un esercizio commerciale tengono per documentare il denaro, come corrispettivo, che ricevono nel corso dell’attività. Introdotto alla fine degli anni Ottanta in Italia per combattere l’evasione fiscale, il registratore di cassa come tutti sanno stampa una ricevuta che è lo scontrino, riportante la data di acquisto, l’identificativo del cliente, il numero di stampa e diversi dati dell’impresa. Quando si parla di defiscalizzazione del registratore di cassa?
La defiscalizzazione del registratore di cassa avviene ad esempio nel momento in cui si cessa l’attività commerciale. A questo punto, intuitivamente, il registratore non serve più e bisogna metterlo nelle condizioni di non poter più emettere alcuno scontrino valido, quindi bisogna comunicare al laboratorio competente che il registratore di cassa va defiscalizzato. Si tratta di un dovere, un vero e proprio adempimento che spesso si dimentica, ma che può portare a delle sanzioni anche abbastanza salate e fastidiose.
In sostanza si parla di defiscalizzazione del registratore di cassa per far riferimento all’operazione per cui il registratore viene disattivato. Non si tratta di un’operazione che può essere effettuata da parte del proprietario o titolare dell’impresa; bisogna inviare una richiesta ad un laboratorio che si occupa di far cessare l’attività del dispositivo. Una volta cessata la sua attività, una volta dismessi i dati del cliente e del registratore, si ritiene conclusa la defiscalizzazione del registratore di cassa: il registratore, quindi, non potrà più essere usato per l’emissione degli scontrini. Bisogna comunque ricordarsi che questo è un adempimento da fare assolutamente ai fini fiscali, quindi se si dismette l’attività non bisogna dimenticarsi di questo adempimento importante.
Le sanzioni, laddove non si effettua questo adempimento, vanno da minimo 258 euro fino ad un massimo di 1032 euro.
Una volta inviata la richiesta di defiscalizzazione del registratore di cassa ed ottenuta la defiscalizzazione dello stesso, l’utente deve comunicare l’avvenuta defiscalizzazione del registratore di cassa all’agenzia delle entrate. Secondo la legge, dal primo gennaio del 2014 la comunicazione della defiscalizzazione avvenuta all’Agenzia delle Entrate va effettuata in via telematica, per evitare quell’allungamento dei tempi che era dovuto quando bisognava inviare la documentazione cartacea.
Dopo la defiscalizzazione del registratore di cassa, il prodotto va conservato dall’ex titolare per dieci anni, lo stesso periodo di tempo per il quale bisogna conservare anche le scritture contabili della società per eventuali controlli che possono essere disposti.