Ci sono dei periodi dell’anno in cui si ha a che fare con scadenze fiscali, moduli e scartoffie di vario genere: molte persone si sono imbattute nel codice 1627, ma non tutti sanno di cosa si tratta. È un tributo o un credito? Cos’è e come si registra dal punto di vista della contabilità? Proviamo ad approfondire il discorso e a dare una risposta a queste domande.
Cos’è il codice 1627 e a cosa fa riferimento: è un tributo o un credito?
Prima di tutto bisogna chiarire che il codice 1627 rientra nell’elenco dei codici tributo. Deve essere utilizzato quando si compila il modello F24 per poter inserire una compensazione relativa ad importi a credito dovuti ad eccedenze nei versamenti di ritenute su redditi da lavoro e assimilati. Il codice va inserito nella sezione relativa all’Erario e bisogna fare attenzione ad indicare come anno di riferimento quello in cui sono state registrate queste eccedenze.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando bisogna spiegare un paio di cose: nel corso dell’anno il datore di lavoro, tramite delle ritenute mensili, versa al Fisco le imposte sui redditi dei suoi lavoratori dipendenti; in sede di conguaglio può capitare che l’importo complessivo di queste ritenute sia maggiore rispetto all’importo delle imposte che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare. Si crea in questo modo un’eccedenza, che stando a quanto indicato dal decreto legislativo 175/2014 può essere recuperata con i versamenti successivi tramite uno scomputo sul modello F24.
Quando si usa il codice 1627 e come va registrato in contabilità
Come abbiamo visto in precedenza, il codice 1627 va utilizzato in caso di eccedenze sulle ritenute da lavoro dipendente o assimilati, ma esistono altri codici tributo relativi ad altri tipi di eccedenza: il codice 1628 fa riferimento alle ritenute dei lavoratori autonomi, il codice 1629 fa riferimento alle ritenute sui redditi di capitale, il codice 1669 deve essere utilizzato nel caso in cui ci sia un eccesso nell’addizionale regionale Irpef e il codice 1671 va usato per l’eccesso di addizionale comunale Irpef.
Ora che abbiamo chiarito che il codice 1627 può essere impiegato per indicare un importo a credito in compensazione non rimane altro che capire come deve essere registrato in contabilità. Inizialmente bisogna fare una scrittura di questo tipo:
Credito DL 66/2014 a Dipendenti c/retribuzioni
la voce “Credito DL 66/2014” va inserita tra i crediti nei confronti dell’Erario; il conto si potrà poi chiudere nel momento in cui si effettuerà il pagamento con il modello F24.