Per poter riconoscere i vari tributi e imposte pagati dai contribuenti tramite modello F24, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito i cosiddetti codici tributo; ne esistono davvero tanti, quindi per potersi muovere con tranquillità in questa “giungla di numeri” il contribuente deve sapere a cosa fanno riferimento; in questo caso ci occupiamo del codice tributo 3961 e scopriremo cos’è, qual è il suo significato e come si usa.
Il significato del codice tributo 3961
Chi ha una seconda casa o altri immobili probabilmente ha già avuto a che fare con il codice tributo 3961: questo numero fa infatti riferimento al pagamento della Tasi per i cosiddetti “altri fabbricati”, ovvero quelli che non rientrano tra gli immobili considerati prima casa, terreni agricoli e fabbricati e capannoni industriali. I proprietari di una seconda casa devono utilizzare questo codice tributo per pagare la Tasi sia nel caso in cui l’immobile sia affittato che nel caso in cui non lo sia: se ci sono gli inquilini, l’importo della tassa va ripartito tra loro, che pagano una piccola percentuale, e il proprietario, che paga la maggior parte della somma (c’è una suddivisione di massima che prevede il 10% a carico degli inquilini e il 90% a carico dei proprietari, ma poi è il singolo Comune a decidere come spartire l’impegno). Alcune amministrazioni comunali hanno deciso invece di azzerare l’aliquota per gli immobili sfitti, ma per esserne sicuri bisogna sempre controllare le delibere ufficiali.
Come si usa il codice nel modello F24
Il codice tributo 3961 si utilizza in due occasioni: la Tasi infatti si paga in due tranche. La prima rata in acconto va saldata entro il 16 giugno di ogni anno, mentre la seconda rata a saldo deve essere pagata entro il 16 dicembre. Per evitare di fare errori nella compilazione del modello F24 basta fare un po’ di attenzione e seguire queste semplici istruzioni. Dopo aver compilato la parte relativa ai dati del contribuente si deve scendere di qualche riga fino a raggiungere la sezione relativa all’Imu e agli altri tributi locali.
Il primo spazio da riempire è quello relativo al codice ente/comune: qui si inserisce il codice catastale del Comune in cui è ubicato l’immobile per cui si sta pagando l’imposta (la tabella dei codici si può trovare sul sito dell’Agenzia delle Entrate). Se si sta pagando la tassa nei tempi giusti si deve ignorare la casella Ravv; bisogna poi barrare la casella giusta tra Acconto e Saldo e poi si indica il numero degli immobili. C’è poi lo spazio per il nostro codice tributo 3961, seguito dallo spazio rateazione/mese rif (qui bisogna indicare quale rata si sta pagando: si scrive 0102 per la prima e 0202 per la seconda) e da quello per l ‘anno di riferimento. Nella casella importi a debito versati si mette la somma che si deve pagare