Quando bisogna pagare dei tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate con il modello F24 sappiamo che bisogna utilizzare gli ormai famosi codici tributi: questi sono formati da quattro caratteri e ognuno di essi identifica uno specifico adempimento; non è sempre facile gestirsi tra tutti questi numeri, quindi prima di utilizzarli bisogna essere sicuri del loro significato: ad esempio, il codice tributo 1841 cos’è e a cosa fa riferimento?
A cosa fa riferimento il codice tributo 1841
Il codice tributo 1841 fa riferimento alla cedolare secca e deve essere utilizzato da chi ha optato per questo regime per cedere il locazione un suo immobile. Il codice va infatti usato per il pagamento della seconda rata dell’imposta sostitutiva oppure per il suo pagamento in un’unica soluzione. Ufficialmente, il codice viene definito Acconto seconda rata o acconto in unica soluzione per l’imposta sostitutiva Irpef, delle relative addizionali e delle imposte di bollo e registro sul canone di locazione di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze.
Si deve utilizzare il codice tributo 1841 per il versamento della seconda rata di acconto della cedolare secca o dell’intera imposta sostitutiva in un’unica solulzione solo nel caso in cui siano stati stipulati contratti di affitto “classici” 3+2 oppure transitori per lavoratori e studenti. Il codice va utilizzato a partire dal secondo anno di locazione: il reddito che si percepisce dall’affitto dell’immobile viene tassato su base annua e l’imposta si paga in modo posticipato. Piccolo esempio: se l’appartamento è stato ceduto in locazione a gennaio del 2018, l’imposta sostitutiva Irpef si pagherà a partire dal 2019 (in due rate o in un’unica soluzione) e dal 2020 il suo importo sarà pari al 95% di quello pagato nel 2019.
Come utilizzare il codice
Abbiamo detto che si può scegliere di pagare l’imposta sostitutiva in due rate: per il versamento della prima tranche si deve utilizzare il codice 1840, mentre per la seconda, come abbiamo visto, si deve utilizzare il codice 1841. è necessario pagare in un’unica soluzione se l’importo dovuto non è superiore ai 51,64 euro. I pagamenti in una sola tranche e della seconda rata (che ammonta al 40% della somma totale) vanno effettuati entro il 30 novembre. Vediamo ora come compilare il modello F24.
Subito dopo il quadro relativo ai dati del contribuente si trova la sezione Erario. Nella prima colonna va inserito il codice tributo (che nel nostro caso è il 1841), mentre la seconda colonna (rateazione/regione/prov/mese rif) va lasciata vuota. Nella terza colonna si deve indicare l’anno di riferimento: se stiamo pagando nel 2018, l’anno di riferimento è il 2017 (ovvero l’anno in cui si è ottenuto il reddito per cui si paga l’imposta). Nella colonna successiva (importi a debito versati) si mette la somma che si deve pagare, mentre l’ultima colonna va lasciata in bianco (a meno che non si abbiano crediti di imposta nei confronti dell’Agenzia delle Entrate).