Basta fare un giro sul sito dell’Agenzia delle Entrate per rendersi conto di quanti sono i codici tributo: non è affatto facile ricordarsi il significato di ognuno di essi, quindi può capitare spesse che i contribuenti si mettano alla ricerca sul web di guide e consigli. In questa pagina ci occupiamo del codice tributo 1794: cercheremo di spiegare cos’è, a cosa si riferisce e quando e come si deve ricorrere al suo utilizzo.
Cos’è e a cosa si riferisce il codice tributo 1794
Il codice tributo 1794 deve essere impiegato quando si versa l’imposta sostitutiva per il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile i i lavoratori in mobilità. Questa definizione può essere un po’ difficile da capire, ma in fin dei conti si sta parlando dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF che sono tenute a pagare quelle persone che presentano il modello Unico e che si avvalgono del regime agevolato previsto per l’imprenditoria giovanile e per i lavoratori in mobilità.
Per chi non lo sapesse, queste categorie di soggetti (ovviamente se rispettano dei precisi requisiti: per avere maggiori informazioni è possibile recuperare le relative norme, ovvero il Decreto Legge 98 del 06/06/2011, convertito con modifiche dalla Legge 111/2011 ) in caso di avvio di nuova attività possono beneficiare di un regime fiscale agevolato per cinque anni. Bisogna utilizzare il codice tributo 1794 quando si paga la seconda rata o l’intero importo in unica soluzione dell’imposta sostitutiva (per versare la prima rata di acconto si utilizza il codice 1793, mentre per il versamento del saldo si utilizza il codice 1795).
L’utilizzo del codice 1794 nel modello F24
Il pagamento dell’imposta sostitutiva per regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità si effettua con il modello F24, compilando la Sezione Erario (che è quella relativa alle imposte dirette, all’IVA, alle ritenute alla fonte, agli altri tributi e agli interessi). Nella prima colonna bisogna inserire il codice tributo 1794; nella seconda colonna non bisogna scrivere nulla; nella terza colonna si indica l’anno di riferimento; nella quarta colonna si inseriscono gli importi a debito e nella quinta gli eventuali importi a credito (non bisogna scrivere nulla in questo spazio se non ci sono importi a compensazione).
Come al solito bisogna compilare gli spazi della riga Totale, inserendo la somma degli importi a debito e la somma degli importi a credito, riportando la differenza tra questi due numeri della casella Saldo. Gli spazi denominati codice ufficio e codice atto non devono essere compilati dal contribuente.