Amazon, il colosso delle vendite online, è di nuovo al centro dell’attenzione per problemi legati ai suoi lavoratori. E di questi giorni la notizia che i dipendenti amazon del principale centro di smistamento logistico in Europa, ossia quello di Bad Hersfeld in Germania, hanno deciso di mettere in atto una serie di scioperi proprio nel mese di Dicembre a ridosso delle festività di natale.
Questa mossa è stata messa in atto, costringendo Amazon ad assumere centinaia di lavoratori interinali, per dare uno sprint alla lotta con cui si chiede al colosso americano di aumentare gli stipendi degli addetti equiparandoli ai commessi dei negozi piuttosto che ai facchini come accade ora.
Giusto o sbagliato che sia c’è da dire che Amazon è già finita più volte nell’occhio del ciclone per le condizioni di lavoro dei suoi dipendenti, costretti a turni massacranti, spesso sottopagati rispetto ad altre realtà.
Di sicuro l’azienda usa metodi poco leciti anche per sfavorire la presenza sindacale nei centri logistici dove vengono imposte condizioni di lavoro discutibili ai propri lavoratori. Per quanto riguarda l’hub in Germania la contromossa di Amazon non lascia molto spazio al dialogo. Continuate così e spostiamo tutto in Polonia dove gli stipendi sono più bassi e noi possiamo risparmiare.
Per il momento il braccio di ferro continua ma sono in molti ad essere pronti ad immaginare che presto si metterà tutto a tacere. Nessuno, specialmente in questo difficile contesto economico sarebbe tanto folle da rischiare di perdere il proprio posto di lavoro, seppur non al top.
Insomma l’ecommerce americano si può far forte di questa realtà per poter dettar legge e tenere lontani il più possibile i sindacati dalle proprie aree lavorative. Piaccia o no è così.