Il compromesso di vendita o contratto preliminare di compravendita è uno strumento contrattuale utilizzato da persone che intendo vendere o acquistare un immobile, una casa o un’abitazione. Tramite questo contratto esse si impegnano per iscritto a procedere all’atto di compravendita.
Non si tratta in realtà di un semplice impegno, in verità i contraenti si obbligano giuridicamente e con efficacia vincolante ad alienare ed acquistare l’immobile. Tutto ciò comporta che le parti del contratto ovvero il promittente venditore e compratore assumono l’obbligo di vendere e di acquistare la casa e quindi a stipulare un nuovo contratto: il vero e proprio contratto definitivo di compravendita.
Grazie a questo contratto avverrà il trasferimento finale della proprietà dell’immobile. Ma come funziona il compromesso di vendita esattamente? Andiamo a spiegarlo.
Come si redige il contratto?
Il contratto preliminare, quando ben redatto, non avalla la vendita diretta della proprietà cosa che accadrà soltanto in un secondo momento con la stipula di un altro contratto, quello definitivo di compravendita. Solo per effetto di detto contratto l’acquirente diventerà proprietario dell’immobile corrispondente e il venditore perderà la proprietà dello stesso.
Per questa motivazione è importante controllare a dovere il linguaggio che si utilizza e i formulari prescelti. Non bisogna usare frasi come “il signor X ha venduto al signor Y che accetta…”. Questo presupporrebbe che la vendita è già avvenuta e quindi il contratto risulterebbe già definitivo trasferendo la proprietà a quello che doveva essere il futuro acquirente.
Un simile contratto viene definito “preliminare improprio” e se ha una definizione significa che spesso sono stati commessi errori di questo tipo in passato. Un preliminare improprio può trasferire la proprietà di un immobile a prescindere dal pagamento del suo prezzo, per questo bisogna fare molta attenzione.
Un preliminare improprio non può essere trascritto nei Registri Immobiliari, questo può avvenire soltanto qualora il contratto abbia la forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata. Per questo genere di documenti si necessita dell’intervento di un notaio. Detto tutto ciò è chiaro che una vota redatto un preliminare d’acquisto è di fondamentale importanza che questo venga controllato da persone competenti in materia affinché ne giudichi precisione e validità.
Processo del preliminare
C’è un processo da seguire prima di giungere alla stipula di un preliminare. C’è una fase di trattativa che può culminare con una proposta scritta e sottoscritta di acquisto. Con questa proposta l’acquirente propone al proprietario dell’immobile di venderglielo a certe condizioni.
La proposta di acquisto contiene tutti gli elementi tipici di un contratto preliminare di compravendita, ma non devono mancare nemmeno alcuni elementi accessori. La proposta di acquisto può anche avere la caratteristica di “irrevocabilità”, quindi non può essere revocata almeno fino alla scadenza della data proposta. Nel caso in cui le condizioni della compravendita dovessero essere modificate dalla controparte allora si è di fronte a una controproposta che potrà essere accettata o meno. Quando si arriva all’accettazione della controproposta si può passare alla stipula del contratto definitivo che diventerà vincolante per entrambe le parti.