Quando si ha bisogno di un prestito per affrontare una spesa o mettere in atto un progetto si pensa subito a rivolgersi a banche e società finanziarie: in realtà bisognerebbe prendere in considerazione anche i finanziamenti erogati dall’Inps; l’istituto previdenziali in fatti eroga finanziamenti a tassi agevolati ai lavoratori e ai pensionati iscritte alle sue gestioni. Vediamo come si possono ottenere i prestiti Inps in breve tempo, qual è l’importo massimo che si può ottenere, i documenti da presentare e le tempistiche di erogazione.
Le tipologie di prestiti Inps: chi può richiederli e importo massimo
Esistono diverse tipologie di prestiti Inps e le loro caratteristiche variano in base al fondo o alla gestione di appartenenza; riepiloghiamo le principali tipologia:
- Piccolo prestito Gestione Fondo Credito Poste Italiane, viene concesso a tutti i dipendenti del Gruppo Poste Italiane SpA che sono ancora in servizio e hanno due anni di anzianità; il meccanismo è simile a quello della cessione del quinto dello stipendio; si possono ottenere importi pari a minimo una e massimo otto mensilità di stipendio, mentre i piani di rimborso possono avere la durata di uno, due, tre o quattro anni;
- Piccolo prestito Gestione Assistenza Magistrale, viene concesso agli insegnanti e ai direttori scolastici di scuole statali dell’infanzia e primarie che hanno un contratto a tempo indeterminato e a cui mancano almeno due anni al collocamento a riposo; l’importo massimo è pari a due mensilità di stipendio e la restituzione avviene in 24 mesi;
- Piccolo prestito Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, in pratica è il vecchio piccolo prestito Inpdap: viene erogato a favore dei dipendenti pubblici e dei pensionati iscritti e può essere richiesto per qualsiasi finalità (a differenza del prestito pluriennale di cui parleremo in seguito); si possono ottenere importi pari a una, due, tre o quattro mensilità (se non ci sono ulteriori trattenute sullo stipendio la somma può essere raddoppiata) da restituire rispettivamente in 12, 24, 36 e 48 mesi;
- Prestito in forma di anticipazione Vecchio e Nuovo Fondo Mutualità, che viene concesso dall’Inps agli iscritti privi di provvedimenti disciplinari, per decadenza o per dimissioni; vengono erogati in base alla disponibilità finanziaria e solo per motivi di salute, per la nascita di un figlio o per un lutto;
- Prestito pluriennale diretto Gestione Fondo Credito Poste Italiane, viene erogato a favore dei dipendenti di Poste Italiane e alle società collegate che sono in servizio e che hanno un’anzianità di servizio di almeno quattro anni; la rata mensile non può superare un quinto dello stipendio netto e il piano di rimborso può durare cinque o dieci anni;
- Prestiti pluriennale diretto Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, viene convesso ai dipendenti pubblici che sono iscritti al fondo da almeno quattro anni e ai pensionati ex pensionati pubblici iscritti; il prestito viene erogato solo per determinate finalità (specifiche esigenze personali o familiari indicate nel regolamento), con la rata che non può andare oltre il quinto dello stipendio e la restituzione che avviene in cinque o in dieci anni;
- Prestito pluriennale garantito Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali, viene erogato da banche e finanziarie autorizzate dall’Inps a favore degli iscritti alla Gestione Unitaria da almeno quattro anni; il prestito è garantito dall’Inps nei casi di decesso, di riduzione di stipendio o di cessazione del servizio; anche in questo caso la durata può essere di cinque o di dieci anni.
- Cessione del quinto della pensione, è il prestito a cui possono accedere i pensionati: può essere richiesto ad una banca o una società finanziaria e il rimborso avviene tramite trattenuta automatica sulla pensione; la rata non può superare il quinto del valore dell’assegno.
Documenti richiesti e tempistiche di erogazione: si ottengono in breve tempo?
Le condizioni applicate e le modalità di presentazione della domanda possono variare in base alla tipologia di prestito che si intende richiedere: ad esempio il piccolo prestito Gestione Fondo Credito Poste Italiane prevede l’applicazione di un TAEG pari al 5% e la domanda deve essere trasmessa telematicamente all’Inps accedendo ai servizi telematici utilizzando il PIN, poi bisogna inviare via fax (0695966463) o via posta elettronica certificata (dcsnaic.attivitacreditizie@inps.it) l’ultima busta paga, la dichiarazione di conferimento di mandato all’Inps e una copia del documento di identità. Il piccolo prestito ex Inpdap invece prevede un tasso di interesse pari al 4,25%, a cui vanno ad aggiungersi lo 0,50% per le spese di amministrazione e un’aliquota come premio fondo rischi che varia in base all’età del richiedente e alla durata del finanziamento; i dipendenti pubblici in servizio possono presentare la domanda direttamente presso l’amministrazione di appartenenza, mentre i pensionati possono farlo tramite i servizi online dell’istituto previdenziale, chiamando il contact center al numero 803164 oppure affidando a enti di patronato o altri intermediari abilitati. I tempi di erogazione comunque non sono rapidissimi, visto che di solito si deve attendere almeno 60 giorni prima di ricevere la somma concessa sul conto corrente.
Passiamo ai prestiti Inps pluriennali: quello riservato ai dipendenti di Poste Italiane con almeno quattro anni di servizio prevede un TAEG del 3,50%; per ottenerlo bisogna presentare il modulo GP01_Cred3, a cui vanno allegati una fotocopia dell’ultima busta paga e del documento di identità, l’autocertificazione dello stato di famiglia, il certificato di buona salute, il certificato stipendiale rilasciato da Poste Italiane (o dalla società collegata per cui si lavora) e la documentazione relativa alla motivazione; la domanda di prestito può essere inviata per posta (Inps, direzione centrale sostegno alla non autosufficienza, invalidità civile e altre prestazioni, Area dirigienziale prestazioni creditizie, viael Aldo Ballarin 42, 00142 Roma)oppure per posta elettronica certificata all’indirizzo dc.invaliditacivilecreditowelfare@postecert.inps.gov.it.
Il prestito pluriennale diretto riservato ai dipendenti pubblici e ai pensionati iscritti alla Gestione Unitaria prevede l’applicazione di un tasso di interesse pari al 3,50%, a cui vanno ad aggiungersi il solito 0,50% per le spese di amministrazione e l’aliquota di premio compensativo per i rischi dell’operazione; i lavoratori in servizio possono presentare la domanda all’amministrazione di appartenenza, mentre i pensionati possono farlo online, tramite contact center o tramite enti di patronato e intermediari autorizzati; alla domanda bisogna allegare la documentazione che attesta lo stato di bisogno e l’eventuale spesa (ricordiamo che i prestiti pluriennali vengono rilasciati solo per determinate esigenze previste dal regolamento), il certificato medico di sana e robusta costituzione (rilasciato non più di 45 giorni prima della presentazione della richiesta di finanziamento); la domanda va presentata entro un anno dall’evento o dalla documentazione di spesa relativa all’evento. Per questo prestiti Inps le tempistiche si allungano ulteriormente: le somme vengono di solito accreditate sul conto dopo un’attesa di circa 90 giorni dall’invio della domanda.