Esistono diverse tipologie di cooperativa: tra queste ci sono anche le cooperative agricole, ovvero quelle formate da coltivatori che si riuniscono per svolgere l’attività di conduzione agricola e/o quella di trasformazione e commercializzazione dei prodotti che i soci conferiscono. Vediamo meglio come si apre, quali documenti occorrono per la loro gestione annuale e quali sono i costi.
Cosa sono le cooperative agricole
Le cooperative sono delle particolari società: si distinguono dalle altre perché l’azienda che nasce dalla loro costituzione ha lo scopo principale di fornire innanzi tutto ai propri soci i beni e servizi per cui è stata creata. Le cooperative agricole, come detto, sono quelle costituite da coltivatori e sono attiva nei campi della coltivazione agricola o in quella della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
Queste società di solito si sviluppano come:
- caseifici sociali (settore lattiero-caseario);
- cantine sociali (settore vinicolo);
- cooperative ortofrutticole (settore del frutticolo);
- cooperative di allevamento (settore dello zootecnico).
È possibile poi fare una distinzione tra:
- cooperative agricole di supporto, i cui soci sono imprenditori agricoli che si occupano del conferimento dei beni alla società;
- cooperative agricole di lavoro, dette anche cooperative consortili, svolgono direttamente l’attività di conduzione agricola.
Come si apre una cooperativa agricola?
Come per tutte le altre società di questo tipo, le cooperative agricole necessitano di un atto costitutivo per essere create necessitano di un atto costitutivo. Questo documento deve essere redatto da un notaio e al suo interno devono essere indicate una serie di informazioni come i dati anagrafici di tutti i soci, il loro codice fiscale e la loro professione, più la composizione degli organi sociali (che sono consiglio di amministrazione, collegio sindacale e controllori contabili).
Una parte dell’atto costitutivo è rappresentata dallo statuto, dove sono riepilogate le regole della società, la sua denominazione, la sede e la durata, il patrimonio sociale e la sua composizione; vengono inoltre specificati i requisiti mutualistici, l’oggetto sociale, le varie tipologie di soci e le condizioni di ammissione ed esclusione.
Il notaio non si deve occupare solo della predisposizione dell’atto costitutivo: è infatti compito suo depositare il documento per effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese. La cooperativa agricola deve essere iscritta anche nell’apposita sezione dell’Albo Nazionale delle Società Cooperative.
Dal momento dell’inizio dell’attività ci sono trenta giorni di tempo per richiedere il codice fiscale e il numero di partita Iva; dopo la prima fattura di vendita ci sono altri trenta giorni di tempo per inviare la SCIA al Comune e la denuncia di inizio attività al Registro delle Imprese. Vanno poi rispettati tutti gli adempimenti previsti per il tipo di attività svolta e regolarizzate le posizioni INPS e INAIL.
Costi di apertura e di gestione annuale
I costi per la costituzione di una cooperativa agricola si aggirano tra i 2.000 e i 3.000 euro e sono rappresentati dalla parcella del notaio, il costo di iscrizione al Registro delle Imprese e all’Albo delle cooperative, dall’apertura della partita Iva, dall’acquisto e dalla vidimazione di registri e libri sociali e dall’eventuale consulenza iniziale di un professionista. Ogni anno bisogna poi pagare le tasse.
Le cooperative godono di un sistema fiscale vantaggioso, con aliquote agevolate per IRES e IRAP; sono inoltre previsti dei casi di esenzione: non devono pagare l’IRES le cooperative la cui attività consiste nella manipolazione, trasformazione, conservazione, alienazione e valorizzazione dei prodotti agricoli conferiti prevalentemente dai soci; non devono pagare l’IRAP per le cooperative che operano a valle.