Un brutto inconveniente come la cancellazione di un volo provoca insoddisfazione e frustrazione in quantità industriali. Che si tratti di lavoro o di svago, il ricorso a tale tipologia di spostamento è sempre più frequente, soprattutto per ottimizzare i tempi e le distanze da una destinazione all’altra. Tuttavia, se ci si trova in aeroporto e si scopre che il volo è stato appena cancellato, occorre rivolgersi non solo allo staff di terra ma anche alla compagnia area in questione. Queste manovre sono indispensabili per il rimborso dei voli cancellati e si avvalgono di un preciso riferimento giuridico che rientra nel novero dei diritti del passeggero.
Rimborso voli cancellati: come e quando si ottengono?
Chiunque può chiedere un risarcimento a seguito della cancellazione di un volo che lo riguarda. Innanzitutto, bisogna conservare il biglietto o il riferimento fisico della prenotazione effettuata; in aggiunta a ciò, occorre avere con sé la carta di imbarco e gli scontrini di eventuali spese extra sostenute per via di tale inconveniente. Dato che ogni compagnia area ha una branca operativa che si dedica, per l’appunto ai reclami, è consigliabile interfacciarsi con essa attraverso il sito web del vettore. Se non dovesse pervenire una risposta entro 6 settimane, allora si può procedere con la presentazione di un reclamo ad ENAC mediante la sezione della sua piattaforma digitale denominata Diritti dei Passeggeri. In alternativa, si può addirittura contare sul supporto di un giudice di pace o di un’agenzia che si occupa di situazioni del genere.
Stando a quanto affermano il regolamento 261/2004/CE e la Convenzione di Montreal, un rimborso per i voli cancellati non può essere richiesto quando la cancellazione viene comunicata due settimane prima della partenza prevista; quando, con un preavviso che va dai 14 ai 7 giorni, la compagnia si prodiga nel garantire un volo alternativo con una partenza fissata a non più di due ore prima dell’orario iniziale; quando si garantisce un volo alternativo, in un lasso di tempo di 7 giorni, caratterizzato da un anticipo dell’orario prestabilito di appena un’ora. In ogni caso, la compagnia area deve contattare direttamente il passeggero di turno.
Il rimborso dei voli cancellati assicura il rientro dell’intera cifra versata?
Quando un volo viene cancellato, il diretto interessato può richiedere il rimborso integrale del proprio biglietto. Inoltre, ai sensi del regolamento comunitario precedentemente citato, il passeggero può avvalersi di importi specifici di compensazione pecuniaria che vengono così stabiliti: 250 euro per tutte le tratte aeree inferiori o pari ai 1.500 chilometri; 400 euro per voli intracomunitari che superino i 1.500 chilometri e per tutte le altre tipologie di spostamenti comprese tra i 1.500 e i 3.000 chilometri; 600 euro per voli superiori ai 3.500 chilometri con destinazioni al di fuori dell’Unione Europea.
Infine, è bene sapere che, oltre alla compensazione pecuniaria in caso di cancellazione del volo, si ha diritto a pasti e bevande in relazione al tempo di attesa, ad un’adeguata sistemazione qualora fossero necessari più pernottamenti, ad un trasporto dall’aeroporto alla predetta struttura e alla possibilità di effettuare due telefonate senza spese aggiuntive.