Negli anni tra il 2014 e il 2020 si è articolato il progetto relativo al Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana (più spesso abbreviato in PSR Regione Toscana). Questa iniziativa, tramite bandi e progetti, ha messo al centro dell’attenzione l’economia rurale della regione Toscana e tutte le possibilità messe a disposizione dalla più moderna tecnologia per aumentarne la produttività, la competitività e la protezione dell’ambiente. Ecco nello specifico di cosa si tratta e quali sono stati i principali progetti presentati nel 2019.
Che cos’è il PSR Regione Toscana?
L’abbreviazione PSR Regione Toscana sta per Programma di Sviluppo Rurale, ovvero una serie di misure volte allo sviluppo rurale della Regione Toscana. Il programma si propone di “stimolare la competitività del settore agricolo” sul territorio in modo da favorire uno sviluppo della realtà rurale in Toscana con l’obiettivo di creare e consolidare nuovi posti di lavoro legati all’economia rurale e incentivare questo tipo di economia, il tutto nel rispetto e nella preservazione del territorio.
Sostenendo le aree rurali e il sistema agricolo della regione Toscana il PSR vuole raggiungere non solo l’obiettivo di potenziare questo settore economico, ma anche di migliorarne le caratteristiche. Tra le misure previste, ci sono infatti anche quelle a sostegno della competitività e della promozione delle tecnologie agricole più avanzate.
Ovviamente queste misure non coinvolgono esclusivamente le aree coltivate, ma anche quelle destinate al pascolo e quelle boschive. In questo modo è possibile creare una interconnessione che sia in grado di trasformare il territorio in un ecosistema funzionante ed efficiente. Di conseguenza, ne trarrebbe beneficio l’intero settore agroalimentare e la relativa filiera, in un’ottica di benessere e salute che parte dalle condizioni degli animali fino al prodotto finito.
A livello economico, lo scopo del PSR Regione Toscana è quello di potenziare la redditività delle aziende agricole senza però tralasciare la protezione e la cura verso le aree boschive e rurali. infatti, risvolti ambientali sono al centro di queste iniziative. Tra gli obiettivi prefissati dal PSR Regione Toscana c’è infatti anche quello di creare una economia rurale quanto più possibile ecosostenibile, le cui emissioni di carbonio possano essere ridotte al minimo, così come l’impatto sul territorio.
A questo scopo la Regione Toscana ha messo a disposizione le risorse di cui al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, così come previsti dal Regolamento UE 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio. Le somme stanziate per questo progetto superano i 949 milioni di euro.
I progetti presentati
Nel 2019 sono stati presentati ben 35 progetti all’interno delle diverse filiere di competenza. Le filiere presenti sono, nello specifico:
- Ortofrutticola, castanicola, piccoli frutti e funghi (con i progetti 4 BIO, INNO e OPEN RICCIO)
- Cerealicola e proteoleaginose (progetti FAGADOP, GIRA, INNOVACEREALI, GRANT, PRINCE e INNOVA SOIA)
- Piante officinali (con il progetto FLORA AROMATICA)
- Foresta – legno – energia (progetti RICACCI e C&C Cippato e Cippatino)
- Olivicola (progetti SEMIA, ASIOLBIOSI, APPAGO
- Vitivinicola (progetti BIOCONVITO, INVITAS, NABIO, OENOSMART, QUASAR, QUE STAB, SOS-WINE, SOST, SOSTE.NOBIL-ETA’, VELTHA e VICASTART)
- Bovina (progetti PROSMARTBEEF, MEAT and VALUE)
- Ovicaprina (STILNOVO)
- Vivaistica (progetti 3S ECO NURSERY e VI-AA)
Ognuno di questi progetti, con i relativi obiettivi proposti e raggiunti, è consultabile sul sito ufficiale del PRS Regione Toscana e permette di avere contezza dell’entità delle iniziative messe in campo per l’innovazione, la tutela e l’aumento dell’efficienza produttiva in questo settore.
Per quanto riguarda invece il settore della multifiliera, sono stati presentati progetti che comprendono, tra gli altri:
- lo sviluppo di una alimentazione biologica per bambini a partire dai 6 mesi di età (BIOBABY FOOD)
- la riduzione dell’impatto ambientale delle imprese rurali (BASIQ)
- l’ottimizzazione dei processi di produzione dei prodotti agroalimentari, dal settore ovino e suino fino all’ortofrutticola e cerealicola (VALMONTI)
- la creazione di un Marchio Collettivo Territoriale Biologico Mugello in modo da alzare il livello di competitività ed efficienza della produzione agroalimentare locale (BIOMU)