Nel mondo degli investimenti sono molte le nozioni base da conoscere: più si ha una conoscenza del campo, meglio si potrà comprendere le dinamiche dei diversi ambienti e, soprattutto, dove investire i propri soldi.
In ogni caso, è sempre consigliato rivolgersi a un professionista del settore, il quale potrà gestire i vostri risparmi non solo con particolare cura, ma saprà anche spiegarvi nel dettaglio le specifiche di ciò che si sta facendo. In particolare, si occuperà anche dell’Asset Allocation: è il processo con cui si decidono le percentuali con cui un portafoglio deve investire nei diversi investimenti.
Le tipologie di investimento e le classi di rischio
Innanzitutto, esistono quattro tipologie di investimento: le azioni, le obbligazioni, la liquidità e gli immobili. Ognuna di queste classi presenta un diverso profilo di rischio, cioè una diversa possibilità di registrare rialzi e ribassi nel corso del tempo. Inoltre, ognuna ha anche un diverso profilo di rendimento, relativo alla portata degli eventuali rialzi.
La scelta dell’ambiente in cui investire, quindi, dipende sostanzialmente da quanto si vuole rischiare. Un basso profilo di rischio porta sicuramente una sicurezza maggiore per quanto riguarda eventuali ribassi improvvisi, che sono minori in frequenza e in gravità. Al tempo stesso, però, si caratterizza anche per rialzi dello stesso tipo: non sostanziali. Questa tipologia di investimenti è quindi preferita nell’età della pensione, in cui non si può beneficiare dei risultati sul lungo termine. In età giovane, invece, si tende più facilmente a preferire attività con potenzialità di crescita maggiore, quindi con rischio più elevato.
Investimento: cosa si deve sapere sull’Asset Allocation
Quando ci si reca in una banca o in una finanziaria per investire parte del proprio denaro, ci si rivolge a un investitore professionista. Questo, mediante un colloquio e un’analisi approfondita della situazione, cerca di comprendere le necessità e i desideri del cliente, proponendo quindi una serie di prodotti su cui puntare.
I vari investimenti, chiamati anche asset, vengono quindi da lui gestiti tramite l’asset allocation. Si tratta quindi di organizzarli per tipologie, le asset class, che si distinguono una dall’altra per la natura dell’investimento. I titoli di debito come le obbligazioni, per esempio, fanno parte di una asset class diversa dalle azioni. Non sempre la divisione in asset class segue il criterio della tipologia: a volte può seguire anche quello temporale, relativo al breve, medio o lungo termine in cui si inquadra l’investimento.
L’asset allocation, quindi, organizza i diversi investimenti in modo che il portafoglio sia gestito in maniera ottimale dal punto di vista dei desideri del cliente. Questo, infatti, deve equilibrare alla perfezione il rapporto tra il rendimento e il rischio degli investimenti, sempre secondo le aspettative dell’investitore.
L’asset allocation, poi, è suddivisa in ulteriori tre categorie, in base all’approccio a cui è orientata. La prima è l’asset allocation strategica, che organizza gli investimenti secondo un orizzonte temporale di medio e lungo termine. La seconda è quella tattica, che invece punta a un orizzonte di breve termine: focalizza, quindi, trend specifici del mercato. L’asset allocation dinamica, infine, è più orientata a una lettura dell’investimento che adotta rapidi cambiamenti in seguito a brusche variazioni del mercato.