L’educazione finanziaria rappresenta quel bagaglio di informazioni e di competenze essenziali per una gestione consapevole dei risparmi personali e per l’esecuzione di altre attività attinenti al settore.
Tuttavia, oltre a essere fondamentale per l’operatività in questa specifica area di interesse, si rivela altrettanto utile per la programmazione delle spese e degli investimenti di un individuo o di un nucleo familiare in relazione ai flussi di entrata e di uscita e, in linea di massima, cercando di sfruttare un contesto particolarmente favorevole.
Si pensi, ad esempio, alla pianificazione di un’operazione immobiliare, potendo contare sulla sottoscrizione di un mutuo in momenti storici in cui i tassi ufficiali di riferimento sono bassi e di conseguenza molto convenienti oppure alla sottoscrizione di un fondo di previdenza, per abbattere la base imponibile del reddito personale, oltre a integrare naturalmente la futura prestazione pensionistica.
Come organizzare le proprie finanze con una formazione adeguata
Per acquisire una formazione adeguata circa l’organizzazione delle proprie finanze, può essere utile rivolgersi a società specializzate come Alfio Bardolla Training Group, che illustra come l’educazione finanziaria si riveli determinante nella gestione di patrimoni e analizza i vari processi per costruire un piano di investimento ben articolato.
Ovviamente il primo step, da effettuare nella preparazione di un progetto di questo tipo, è rappresentato dalla fase di autoanalisi, necessaria a far emergere le caratteristiche che delineano la propria figura da investitore e le esigenze da soddisfare entro un determinato arco temporale. Sulla base di tale premessa, risulta chiaro che le aspettative di rendimento debbano essere realistiche e congrue al rischio che si è disposti a sopportare prima del raggiungimento di tutti i target individuati.
Tuttavia, è opportuno evidenziare che in mancanza di una discreta conoscenza del funzionamento degli strumenti finanziari ed economici più comunemente utilizzati è abbastanza complicato effettuare una buona pianificazione.
Diversificazione di portafoglio per la gestione del patrimonio personale
Come evidenziato dagli esperti dell’Alfio Bardolla Training Group, l’allocazione delle risorse nella gestione del patrimonio personale deve rispettare una diversificazione delle asset class, in cui il peso di ciascuna dipende dal profilo di rischio del risparmiatore e dal suo orizzonte temporale.
La mancata conoscenza di una determinata classe di investimento dovrebbe precluderne l’inserimento nel portafoglio, facendo venir meno il suo apporto alla struttura della strategia.
Tuttavia, immobilizzare capitale in uno strumento finanziario, pur ignorandone il funzionamento, potrebbe rivelarsi addirittura più controproducente in momenti in cui la percezione del rischio di quel determinato sottostante risulti alterata, in quanto si potrebbero subire draw down superiori a quanto realmente la propria emotività sia in grado di sopportare.
Educazione finanziaria: conoscenza delle asset class e dei rischi connessi
La gestione del patrimonio personale dovrebbe avere un range di obiettivi che va dalla protezione del suo potere di acquisto all’incremento sostanziale del valore. Pertanto, anche chi crede di non avere particolari esigenze dovrebbe quantomeno esser consapevole che l’inflazione nel lungo periodo erode il valore reale di un capitale non adeguatamente remunerato.
Per questo motivo è estremamente importante strutturare una corretta allocation, che in alcuni casi potrebbe richiedere il sovrappeso di una componente in grado di controbilanciare l’effetto dell’aumento dei prezzi.
Ad esempio, in condizioni di iperinflazione per periodi di tempo molto lunghi, la perdita di valore in termini reali potrebbe sortire gli stessi effetti di un decremento del valore nominale di un investimento in presenza di bassa inflazione.
È evidente che la conoscenza del funzionamento di uno strumento finanziario non possa prescindere dal saper individuare e contestualizzare il rischio che caratterizza la natura di ciascuna asset class. Il comparto obbligazionario, a tal proposito, oltre ad avere una correlazione inversa rispetto al comparto azionario, rileva una volatilità dei prezzi estremamente più contenuta.
Tuttavia, in concomitanza di politiche restrittive delle Banche Centrali di riferimento sul costo del denaro, l’erraticità delle quotazioni dei bond a lunga scadenza risulta assimilabile a quella di classi di investimento più rischiose.