Come si fa a sapere quanto entra veramente nelle tasche di un lavoratore dipendente? Per ottenere questa informazione è necessario conoscere come si effettua il calcolo dello stipendio netto. In questa breve guida spiegheremo quali sono i dati da tenere in considerazione nell’operazione e sveleremo alcuni consigli utili per ottenere più rapidamente il risultato finale.
La differenza tra retribuzione lorda e retribuzione netta
Il punto di partenza del calcolo dello stipendio netto è, ovviamente, la retribuzione lorda. Da questa somma bisogna poi detrarre diverse voci. Tutti questi dati sono riportati sulla busta paga, quel documento che viene trasmesso al lavoratore ogni volta che gli viene pagato lo stipendio mensile. Non ci vuole molto per rendersi conto che l’importo della retribuzione netta non corrisponde con quella che di solito viene indicata sul contratto di lavoro: questo accade perché di solito sul contratto viene indicata la retribuzione lorda (tra l’altro su base annua e non mensile).
Come si effettua il calcolo dello stipendio netto
Tra le voci che vanno “sottratte” dallo stipendio lordo possiamo menzionare le trattenute IRPEF, le addizionali regionali e comunali IRPEF, i contributi INPS per la quota che è a carico del lavoratore. Ci sono però anche dei fattori che vanno a ridurre l’effetto di queste voci sulla differenza tra la retribuzione lorda e quella netta; sono infatti previste delle riduzioni delle detrazioni per chi ha a carico moglie e figli, per i portatori di handicap, per chi ha diritto ai bonus fiscali e così via.
Ci sono poi anche le cosiddette voci variabili della busta paga, quali gli straordinari, le mensilità aggiuntive, i rimborsi, i premi, gli assegni per nucleo familiare e così via. Queste voci variabili possono modificare l’importo dello stipendio da un mese all’altro, rendendo forse più complicato (ma da un certo punto di vista più piacevole, visto che si guadagna di più) il calcolo dello stipendio netto. In estrema sintesi, la formula per fare il calcolo dello stipendio netto è la seguente:
- dalla differenza tra retribuzione lorda e contributi INPS si ottiene il reddito imponibile;
- l’imposta lorda IRPEF viene calcolata aggiungendo all’imposta le addizionali regionale e comunale; da questo importo vanno sottratte le detrazioni a cui si ha diritto (detrazione da lavoro dipendente, per carichi di famiglia e così via); si ottiene in questo modo l’imposta netta;
- sottraendo dal reddito imponibile l’imposta netta (e aggiungendo gli eventuali bonus fiscali) si ottiene lo stipendio netto mensile.
Consigli utili per un calcolo più rapido: gli strumenti online
Ovviamente non si tratta di un calcolo semplice da fare a mente. Ma ecco un consiglio che può tornare utile per rendere l’operazione decisamente più semplice: internet ha una soluzione anche per questo. Esistono tanti siti che consentono di fare il calcolo dello stipendio netto direttamente online. È sufficiente inserire alcuni dati: si parte dalla retribuzione lorda annua indicata sul contratto di lavoro, poi bisogna indicare la regione di residenza, l’aliquota dell’addizionale comunale, l’eventuale presenza di coniuge o figli a carico, le mensilità in busta paga e i giorni di lavoro dipendente. Bastano pochi clic per ottenere la retribuzione netta mensile.