Chi è proprietario di un immobile può decidere di affittarlo a dei turisti per ottenere un rendimento: qualcuno pensa che sia difficile agire secondo le regole, ma non è affatto così; basta un po’ di buon senso, seguire il regolamento relativo ai contratti e rispettare gli adempimenti fiscali. Vediamo più nel dettaglio come affittare case vacanze.
Requisiti e distinzioni: come affittare case vacanze
Le case vacanze possono essere definite come delle strutture ricettive extra alberghiere, con il turista che prende in affitto un appartamento, una villa o una casa arredata. Il periodo di affitto può essere molto breve (ad esempio il fine settimana), breve (che può durare fino ad un mese) e medio lungo (da un mese fino a tre mesi, in pratica una stagione intera). È importante conoscere la durata del soggiorno perché se ha una durata inferiore ai 30 giorni il proprietario di casa non ha l’obbligo di stipulare un contratto scritto; se invece l’affitto ha una durata superiore al mese sarà necessaria la stipulazione di un contratto scritto e la sua registrazione presso l’Agenzia delle Entrate (con il pagamento della relativa imposta di registro).
Un’altra distinzione molto importante è tra l’attività imprenditoriale e attività occasionale (e quindi non imprenditoriale). L’imprenditore è quel soggetto che esercita in maniera abituale e continua un’attività di produzione o di scambio di beni o servizi: questa è la definizione che dà l’articolo 2082 del codice civile, ma bisogna specificare che le varie leggi regionali possano stabilire in modo diverso tra loro il confine tra imprenditorialità e occasionalità. Al di là di questo, in linea di massima si può dire che:
- Ugo ha quattro case vacanze e le gestisce tutto l’anno, affittandoli a clienti da gennaio fino a dicembre. Ugo è un imprenditore perché la sua attività è organizzata e stabile;
- Patrizia ha una seconda casa e per racimolare qualche soldo, quando riesce, la affitta per qualche settimana a turisti. Patrizia non è un’imprenditrice perché svolge questa attività in modo occasionale.
Se l’attività viene svolta in modo occasionale non è necessario aprire la partita IVA, mentre coloro che esercitano l’attività in modo organizzato, professionale e continuativo devono avere la partita IVA.
Il regolamento: adempimenti e sanzioni
A prescindere dall’occasionalità o imprenditorialità ci sono degli adempimenti da rispettare per le case vacanze:
- bisogna accreditare la struttura in Questura (in pratica si deve consegnare, a mano o online, una comunicazione alla Questura territorialmente competente per far registrare la casa come struttura ricettiva);
- bisogna chiedere un documento di identità ai turisti che si ospitano; in questo modo sarà possibile compilare la Schedina Alloggiati della Polizia di Stato (il servizio telematico è disponibile previa registrazione).
- Bisogna presentare alla Questura la comunicazione di cessione di fabbricato quando la casa è affittata a ospiti comunitari per periodi superiori ai 30 giorni o a ospiti extracomunitari (a prescindere dalla durata del loro soggiorno).
- Bisogna stipulare e registrare un contratto scritto se la locazione dura più di 30 giorni.
È importante rispettare questi adempimenti se non si vuole andare incontro a pesanti sanzioni, tra multe (fino a 206 euro), arresto (fino a 3 mesi) e sospensione dell’attività.