Negli ultimi anni sono stati presi dei provvedimenti per ridurre al minimo l’utilizzo dei contanti: quando le cifre superano determinati limiti e quando è necessario avere una documentazione dei pagamenti (ad esempio per richiedere dei bonus fiscali) è necessario ricorrere ad altri metodi di pagamento tracciabili. Tornano quindi prepotentemente di moda le guide sulla compilazione assegno: in questa spiegazione passo passo vediamo come si effettua e quali elementi bisogna inserire.
Gli elementi dell’assegno circolare
Ovviamente in questo articolo si parla della compilazione dell’assegno bancario: l’assegno circolare infatti viene compilato direttamente dalla banca. Per completezza di informazione possiamo dire che l’assegno circolare deve contenere tutti questi elementi: la denominazione di assegno circolare, la promessa di pagamento a vista della somma riportata, l’indicazione del beneficiario, la data e il luogo di emissione e la sottoscrizione della banca emittente.
La compilazione assegno bancario
Affinché sia valido, l’assegno bancario deve essere compilato in ogni sua parte. Iniziamo dalla parte alta dell’assegno: qui sono presenti gli spazi in cui bisogna inserire la città e la data di emissione nel formato gg/mm/aaaa; la data è importante perché determina il termine entro il quale l’assegno deve essere presentato per l’incasso (8 giorni su piazza, 15 giorni fuori piazza: oltre queste scadenze l’emittente può ordinare alla banca di non procedere con il pagamento).
Accanto a questi dati c’è lo spazio in cui inserire l’importo in cifre. Nella riga sotto è presente la dicitura “A vista pagate per questo assegno bancario n°…”; subito sotto c’è la riga in cui bisogna scrivere l’importo in lettere: le cifre intere si scrivono per esteso, poi dopo una barra si inseriscono le due cifre decimali. Ad esempio, se si devono pagare 320,50 euro, in questo spazio bisogna scrivere trecentoventi/50.
La riga sottostante è quella in cui si deve specificare il beneficiario: dopo la lettera “a” bisogna scrivere il nome della persona a cui l’assegno dovrà essere pagato. In basso a destra c’è infine lo spazio per la firma dell’emittente. La compilazione dell’assegno finisce qui, ma bisogna rimpire anche il tagliandino che rimane attaccato al libretto quando si stacca l’assegno, ovvero la cosiddetta matrice.
I dati da inserire sulla matrice
Le informazioni che vengono riportate in questo rettangolino di carta servono al correntista come promemoria dei pagamenti effettuati; qui infatti ci sono gli spazi per la data dell’assegno, per il nome del beneficiario, per l’importo e per la causale (unica informazione non presente sull’assegno, serve solo al correntista per ricordarsi il motivo del pagamento).