Quando ci si avvia ad effettuare un’operazione di acquisizione aziendale – che si tratti di un acquisto piccolo o grande – è necessario svolgere la Due Diligence, un’operazione piuttosto complessa che è però un pre-requisito essenziale in questo ambito.
La Due Diligence serve, infatti, a porre le basi per decidere il prezzo e le condizioni contrattuali della vendita. Ma che cos’è di preciso, come funziona e chi la fa? Andiamo a capirlo insieme.
Che cos’è la Due Diligence e a che cosa serve
La Due Diligence è una vera e propria indagine investigativa, molto complessa, articolata e approfondita, che serve a creare un quadro chiaro e preciso di una determinata società, per accertarsi che sia un buon investimento da acquistare anche nel lungo termine.
Proprio per la grande mole di lavoro che richiede, questa indagine viene svolta da un team di professionisti in stretta collaborazione con i dirigenti dell’azienda: insieme andranno a predisporre quella che viene chiamata check list, in cui saranno espresse le aree aziendali da analizzare e tutti i dati e i documenti che servono al team per svolgere il proprio lavoro.
Nella fase di analisi, l’azienda deve essere totalmente a disposizione della squadra d’indagine – spesso di allestisce una vera e propria web data room, un indirizzo protetto da password dove vengono caricati tutti i documenti richiesti – così che l’analisi avvenga nel modo più completo possibile.
Lo scopo della Due Diligence è quello di fare una fotografia dello stato di un’azienda, in modo che i possibili acquirenti possano valutare l’opportunità e la convenienza della transazione: tramite l’investigazione, insomma, si dipinge un quadro del valore reale della società in questione.
Si tratta di una garanzia molto importante sia per il compratore che per il venditore, in quanto scopre subito tutte le carte in tavola ed evita che, in seguito alla firma del contratto, sorgano contestazioni o contenziosi.
Esistono diversi ambiti in cui si può svolgere la Due Diligence, dal classico settore contabile, finanziari e legale, fino a sicurezza digitale e rilevanza sociale.
Di solito per le piccole aziende, trattandosi di un rischio minore, si richiede un’investigazione relativa solo ad alcune aree, mentre quando si parla di grandi gruppi serve analizzare ogni singolo aspetto prima di un’eventuale acquisizione.
Quanto dura una Due Diligence e a chi richiederla
La durata della Due Diligence è molto variabile, perché dipende da quante aree vanno analizzate e quanto a fondo si vuole svolgere l’indagine: generalmente si stimano tra le due e le sei settimane, ma dipende molto dai casi specifici.
Trattandosi di un’operazione vasta e complessa, per svolgerla ci si deve affidare a esperti del settore: molte agenzie investigative private si sono qualificate in questo campo e propongono un servizio di Due Diligence, il cui costo varia in base al tipo di indagine che viene commissionata, a quanto tempo occorre a svolgerla e quanto si desidera che sia approfondita.