Nel momento in cui si riscontra una invalidità permanente è bene assicurarsi di poter ottenere quanto prima una pensione. Vediamo insieme in che cosa consiste questo tipo di invalidità e come richiedere quanto prima l’indennizzo dedicato, in base alla tabella INPS.
Invalidità permanente – che cosa è
Si definisce invalidità permanente una forma grave di danno fisico che può essere stata causata da una malattia o da un infortunio/incidente. Il danno viene considerato tale nel momento in cui il medico preposto afferma che questo sarà irrimediabile e la vita della persona sarà condizionata per il resto della sua vita.
Al contrario, se un medico afferma che una operazione – una terapia o altre tipologie di fisioterapia – possano migliorare il suo stato attuale, allora la situazione che si presenta è diversa e non si parla più di una condizione “permanente” ma momentanea.
La valutazione che viene svolta è sia medica e sia con l’aiuto di una tabella per determinare anche il calcolo dell’indennizzo che spetta all’utente colpito da tale invalidità. L’Inail è l’ente preposto all’aggiornamento e redazioni di tale tabelle insieme all’Ania – Associazione italiana delle compagnie assicurative. Ci sono due tipologie di menomazioni fisiche:
- Anatomico che riguardano prettamente il corpo e la capacità motoria
- Sensoriale che hanno danneggiato uno o più dei cinque sensi
Ci sono anche casi di menomazioni multiple che sommate possono anche arrivare ad una somma del 100% che corrisponde al fermo permanente. Nel caso in cui invece le menomazioni non fossero presenti in tabella, sarà compito del medico legale valutare la situazione in essere.
Invalidità permanente – come si richiede la pensione
Abbiamo appena visto che per questo caso, la richiesta della pensione si basa attraverso una tabella comparativa che definisce il grado di invalidità. La pensione può essere richiesta da tutti i lavoratori la quale sia stata accertata l’assoluta impossibilità nel svolgere il proprio mestiere e la propria mansione.
Le condizioni in essere che devono presentarsi sono
- la cessazione dell’attività lavorativa
- la cancellazione da albi ed elenchi di categoria
- la rinuncia ai trattamenti di disoccupazione o altri sussidi in essere a seconda della legge italiana.
La domanda per questo tipo di pensione deve essere inoltrata all’Inps in via telematica ovvero attraverso il loro sito web ufficiale oppure via telefono contattando gli operatori al numero integrato gratuito. Per chi invece non avesse abilità o volesse un aiuto, allora si può rivolgere ai patronati usufruendo dei servizi telematici in loro possesso.
Oltre alla domanda deve essere allegata anche la certificazione medica al fine di verificare e confermare l’inabilità. Nel momento in cui tutti i prerequisiti vengono accertati, la pensione – dopo essere stata calcolata – decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda (con primo giorno bancabile del mese). La validità è triennale – salvo modifiche – e viene confermata in automatico anche se non ha una durata prefissata. Infatti nel corso degli anni verranno svolti dei controlli da parte dell’Inps al fine di confermare l’inabilità.
L’importo che si calcola è correlato ai contributi che sono stati versati dall’utente finale, ricorrendo al sistema misto nel caso in cui la propria attività lavorativa sia stata avviata prima del 1996.