Con il termine “Legge 626” si indica, in realtà, il Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626. Questo regolamenta la sicurezza sul posto di lavoro e introduce figure fondamentali per la gestione della sicurezza, nonché una formazione dura e precisa in merito alla prevenzione. Le prime norme in merito a questo tema furono introdotte già negli anni Cinquanta ma, in seguito all’ingresso dell’Italia nell’Unione Europea, si formalizzarono nella Legge 626.
Quali sono i principi fondamentali di questa legge
Innanzitutto, la Legge 626 crea la figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e quella del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Obiettivo di questa norma era infatti quello di mettere l’Italia alla apri di altri paesi europei in merito alla sicurezza sul lavoro. Altra grande innovazione introdotta da questa legge fu l’attribuzione al datore di lavoro delle responsabilità in merito alla sicurezza sul luogo di lavoro. Con la legge 626, infine, si introdusse per la prima volta il Documento di Valutazione dei Rischi.
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione viene designato dal datore di lavoro e provvede all’individuazione dei fattori di rischio per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro. Deve inoltre elaborare misure protettive e preventive in merito a tali fattori di rischio e deve predisporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori. Il ruolo di RSPP può essere ricoperto dal datore di lavoro stesso solo in alcune precise situazioni: aziende agricole, industriali, artigiane e zootecniche fino a 30 lavoratori; aziende di pesca fino a 20 lavoratori e aziende fino a 200 lavoratori. In questi casi, il datore di lavoro deve frequentare corsi di durata minima di 16 ore se di rischio basso, 32 ore se di rischio medio o 48 se di rischio alto. Se invece il datore di lavoro non vuole o non può, per questione di numeri, assumere questo ruolo, deve nominare un RSPP interno o esterno.
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza viene invece eletto dai lavoratori. Rappresenta tutti i dipendenti per le questioni che riguardano la sicurezza e la salute sul posto di lavoro, viene consultato in merito alla valutazione dei rischi e avverte il responsabile d’azienda in merito ad eventuali problematiche riscontrate sul posto di lavoro. Se ritiene che le misure prese non siano sufficienti a tutelare la salute dei dipendenti, può fare ricorso alle autorità.
Cambiamenti successivi della Legge 626
La Legge 626 nel 2007 è stata sostituita dal Decreto Legislativo 81 a causa della necessità di rinnovamento nel sistema di regole per la sicurezza sul lavoro. Sono quindi state introdotte delle modalità di punizione per mancanze e omissioni in merito al tema, tra le quali si è introdotta anche la possibilità di accusa per lesioni colpose e omicidio colposo.
Viene inoltre introdotto l’obbligo di responsabilità delle aziende appaltatrici verso quelle subappaltanti, questione prima ignorata e viene introdotta una sospensione delle attività per le aziende non in regola.