Quanto si intraprendete una trattativa – che può essere di vario genere, come finanziaria, immobiliare o anche per l’assunzione di un dipendente nuovo – è una pratica comune comporre la lettera di intenti.
Si tratta di un documento che serve per dichiarare le intenzioni delle due parti coinvolte, ma che lascia la possibilità a entrambi di avere dei margini prima di stabilire l’accordo definitivo.
La lettera di intenti può essere sia vincolante che non vincolante, ma in generale rappresenta più che altro, come dice il nome, la dichiarazione ufficiale dell’intenzione di compiere quanto detto in sede di trattativa.
Lettera di intenti: che cos’è e a che cosa serve
La lettera di intenti, quindi, è un documento preliminare che serve a determinare a che punto sono le trattative da le parti coinvolte e a stabilire gli intenti di ciascuno.
È un tipo di documento, quindi, che precede il contratto e, nella maggior parte dei casi, non ha obblighi vincolanti per nessuno: vuol dire che, pur se viene firmata la lettera d’intenti, le parti non sono ancora costrette a firmare il futuro contratto.
Di solito si fa conto sulla buona fede, perché la lettera di intenti ha comunque un valore di responsabilità precontrattuale, una protezione per le chi sta contrattando in quanto, se avviene una rinuncia senza motivo della stipula definitiva, si incorre in penalità.
Una lettera d’intenti, per essere valida, deve:
- esprimere con chiarezza i punti raggiunti tra le parti in vista di un eventuale contratto;
- indicare quando verrà firmato il contratto definitivo, o comunque indicare per quanto è valida la lettera d’intenti;
- stabilire alcune clausole che impediscano alle parti di rivelare il contenuto del documento (per esempio la clausola sulla riservatezza);
- esprimere con chiarezza se la lettera è vincolante o non è vincolante;
- dichiarare la buona fede precontrattuale di entrambe le parti, ovvero che tutti i coinvolti, al momento della firma della lettera, siano veramente intenzionati a concludere la trattativa in seguito.
Come si esegue una lettera di intenti
Normalmente, la procedura più corretta è quella di far scrivere la lettere di intenti direttamente a un avvocato, che conosce la materia e saprà prepararla senza errori.
In caso non sia possibile consultare subito un legale, esistono molti portali in rete che mettono a disposizione gratuitamente modelli di lettera di intenti pronti da compilare.
È possibile scaricare uno di questi documenti e compilarlo autonomamente, ma il consiglio è sempre di farlo controllare, alla fine, da un legale esperto, per evitare errori che portino a eventuali rimostranze.
Normalmente la lettera di intenti va presentata e firmata dal vivo in presenza di entrambe le parti coinvolte nella trattativa, ma se proprio questo non è possibile va spedita con raccomandata A/R o tramite PEC, di modo che si abbia la conferma dell’avvenuta ricezione.