I lavoratori hanno diritto ad avere dei permessi quando hanno incidenti o gravi problemi di salute e familiari. Tali permessi sono retribuiti, nel senso che si viene pagati nonostante non ci si presenti sul lavoro.
Tali permessi però non sono molti e debbono avere una valida ragione comprovata. Per esempio una malattia che viene certificata dal medico e convalidata da qualche controllo. Esiste un’alternativa per coloro che hanno dei problemi di salute seri e gravosi oppure situazioni che li portano a rimanere lontani dal luogo di lavoro, vale a dire: l’aspettativa non retribuita.
In questo caso il lavoratore, compilando il modulo per la richiesta, ammette che sa di dover restare lontano dal lavoro per un lasso di tempo che è vario. Essendo quindi lui/lei a creare problemi al datore di lavoro, semplicemente richiede di non percepire lo stipendio, ma di conservare il posto di lavoro.
Chi può chiedere l’aspettativa non retribuita?
Tutti i dipendenti che hanno un contratto a tempo indeterminato possono richiedere l’aspettativa non retribuita. Infatti essa è un modo per tutelare il dipendente, che si trova in gravi difficoltà personali, e allo stesso tempo il datore di lavoro. Quest’ultimo deve però dare una risposta entro un lasso di tempo.
Dalla presentazione del modulo di aspettativa non retribuita, si deve attendere 10 giorni. Se poi sono emergenze si devono attendere al massimo 10 giorni.
I motivi debbono essere certificati. Per esempio la si richiede per seguire un trattamento terapeutico, prendiamo in esempio le persone oncologiche o tossiche dipendenti. Si potrà chiedere anche in caso di problemi familiari, come divorzi in atto e gestione di figli minorenni.
Come funziona l’aspettativa non retribuita?
Per avere l’aspettativa non retribuita e necessario presentare un modulo che potete scaricare da Internet. Tale modulo deve essere inviato al datore di lavoro tramite:
- PEC
- Posta raccomandata con ricevuta di ritorno
- Tramite avvocato
- Consegna ufficio legale dell’azienda
praticamente deve esserci la sicurezza e la certezza legale che il modulo sia stato consegnato. In caso state cercando il modulo di aspettativa non retribuita lo potete trovare nei seguenti siti:
- cl
- ro
- edu
Altrimenti potete semplicemente digitare, nel motore di ricerca, su Internet, la parola: modulo di aspettativa non retribuita.
Quanto tempo si può restare in aspettativa non retribuita
Un lavoratore potrà richiedere tale diritto per un lasso di tempo che non sia maggiore di 2 anni nella sua vita lavorativa con la stessa azienda. Per 11 mesi è possibile utilizzare l’assenza dal lavoro in modo continuativo o frazionato. Tuttavia la legge richiede di non superare i 2 anni di permesso non retribuito per la stessa azienda. Naturalmente se poi si cambia datore di lavoro, sempre con contratto a tempo indeterminato, si potranno avere due anni in più.