La pensione di vecchiaia è il più importante strumento di previdenza pubblica: si tratta di una prestazione economica erogata tramite il versamento di un assegno mensile da parte dell’Inps a favore di un lavoratore che ha raggiunto determinati requisiti anagrafici e contributivi; nel 2018 l’età minima per ottenerla è salita, ma è ancora possibile ottenere la pensione di vecchiaia a 65 anni?
I requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia
L’ormai famosissima riforma Fornero ha previsto degli innalzamenti dei requisiti: il primo saltello c’è stato nel 2014, seguito da quello del 2016 e da quello del 2018, quando è stato raggiunto anche l’obiettivo della parità dell’età pensionabile per donne e uomini. Ad oggi per poter conseguire la pensione di vecchiaia le lavoratrici e i lavoratori autonomi e dipendenti devono aver raggiunto i 66 anni e 7 mesi. Al requisito anagrafico si affianca quello contributivo: il lavoratore deve poter dimostrare di aver versato come minimo venti anni di contributi (considerando qualsiasi contribuzione versata o accreditata in favore dello stesso lavoratore).
Per ottenere la pensione di vecchiaia è necessario presentare una domanda all’Inps (si può fare sfruttando i servizi online dell’istituto previdenziale oppure ci si può affidare ad un patronato autorizzato); si ha diritto a ricevere la prestazione economica a partire dal primo giorno del mese che viene dopo quello in cui sono stati raggiunti i requisiti. Per i lavoratori dipendenti è necessario che sia cessato il rapporto di lavoro. Come abbiamo visto qualche riga fa, l’età pensionabile per il 2018 è stata portata a 66 anni e 7 mesi (e in futuro sono previsti altri innalzamenti), ma c’è qualche possibilità di ottenere la pensione di vecchiaia a 65 anni?
Con la totalizzazione si può ottenere la pensione di vecchiaia a 65 anni?
L’unica strada percorribile per raggiungere questo risultato può essere rappresentata dalla totalizzazione, ovvero dalla possibilità di fare la somma di tutti i contributi versati e accreditati in gestioni pensionistiche diverse. Per avere la pensione di vecchiaia con la totalizzazione bisogna aver raggiunto i 65 anni e 7 mesi di età (è un limite previsto sia per le donne che per gli uomini), avere almeno venti anni di contributi complessivi (considerando quindi tutte le casse) ed aver cessato l’attività da lavoratore dipendente.
La pensione di vecchiaia ottenuta con la totalizzazione decorre a partire dal primo giorno del diciannovesimo mese successivo a quello in cui vengono raggiunti i requisiti appena elencati. Questo sistema ha il vantaggio di essere gratuito, ma comporta un ricalcolo contributivo dell’assegno particolarmente svantaggioso, visto che non si basa sugli ultimi stipendi o sugli ultimi redditi percepiti, ma sulla contribuzione versata.