Chi ha bisogno di un finanziamento di solito si mette alla ricerca di informazioni sui vari istituti di credito a cui potrebbe chiederlo: tra le prime cose che vengono controllate ci sono i requisiti che bisogna presentare affinché la banca o la finanziaria decida di concedere le somme richieste; visto che è un argomento che non viene trattato spesso, molte persone ancora non hanno capito se chi ha precedenti penali può prendere prestiti o no.
Il dubbio: chi ha precedenti penali può prendere prestiti?
Se si prova ad andare sul sito ufficiale di qualsiasi istituto di credito si noterà che i requisiti richiesti per la concessione di un finanziamento sono più o meno sempre gli stessi: bisogna avere tra i 18 e i 75 anni, essere residenti in Italia, percepire un reddito dimostrabile e non risultare protestato o cattivo pagatore. Non si fa riferimento ad eventuali condanne penali, quindi il dubbio è lecito e viene confermato anche dal fatto che tra i documenti da presentare si parla solo di carta d’identità, codice fiscale e documento di reddito: nessun riferimento alla cosiddetta fedina penale.
Anche se poi ogni istituto ha la sua politica di credito, si può dire che in linea di massima chi ha precedenti penali può prendere prestiti: accade molto raramente che le banche o le società finanziarie facciano la richiesta al potenziale cliente di procurarsi un certificato che attesti la sua situazione sotto questo punto di vista. Solo in un caso è praticamente certo che la presenza di precedenti penali potrebbe influire sull’erogazione del prestito, ovvero quando il reato penale in questione comporta provvedimenti di inibizione per l’utilizzo di mezzi di pagamento o cose del genere.
La fedina penale
Visto che nell’articolo abbiamo parlato di fedina penale, non sarebbe una cattiva idea vedere di cosa si tratta: questo documento (noto anche come certificato penale) contiene le informazioni relative alle condanne penali definitive (e quindi non più impugnabili) di ogni cittadino. Non vi sono segnalati i procedimenti ancora in corso (che invece sono indicati nel certificato dei carichi pendenti, un documento che ha una durata di sei mesi).
Possono richiedere la consultazione della fedina penale svariati soggetti (il diretto interessato, la magistratura, le forze dell’ordine, la pubblica amministrazione, i datori di lavoro), ma a seconda dei casi si potrà accedere alla fedina ad uso privati (su cui sono riportate solo alcune condanne) oppure a quella ad uso giustizia (ovvero quella esaminata dal giudice che deve essere sempre aggiornato sulla situazione dell’imputato: in questo caso sono indicate tutte le condanne riportate).