L’ARCA gestisce i prestiti concessi da numerose società tra cui spicca il Gruppo ENEL ai propri dipendenti a tempo indeterminato per concedere loro di affrontare gravi necessità familiari, ristrutturazioni del proprio immobile o anche la costruzione in proprio di un alloggio. Andiamo a scoprire quali sono le cifre massime a cui si può accedere (abbiamo visto di recente i prestiti anche da 1000 euro) ed il regolamento di questi finanziamenti che nella maggior parte dei casi vengono saldati attraverso le ritenute di parte della busta paga.
Di quali tipi di prestiti si occupa Arca?
Sempre più dipendenti negli ultimi anni hanno bisogno di ricorrere a finanziamenti presso istituti di credito per affrontare spese sia programmate che impreviste. L’ARCA in poche parole si occupa di raccolta, istruttoria e definizione degli aventi diritto al programma di prestito che le aziende del Gruppo ENEL S.p.A., CVA S.p.A., G.S.E. S.p.A., GME S.p.A., A.U. S.p.A., TERNA S.p.A., TIRRENO POWER S.p.A., SET Distribuzione S.p.A. e SOGIN S.p.A hanno iniziato da diversi anni a favore dei propri dipendenti. Dunque l’ARCA svolge il lavoro burocratico e poi trasmette alle aziende i dati necessari per la stipulazione di un prestito che permetta al lavoratore di gestire le spese a cui deve far fronte senza dunque andare in difficoltà e creare in futuro situazioni spiacevoli all’azienda. Per questo motivo con il programma di prestiti, che da oltre 8 anni è attivo per tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato che fanno parte delle società citate in precedenza, è possibile stipulare con l’intermediazione di ARCA un contratto di prestito con la propria azienda.
Per ogni tipologia di finanziamento veloce esiste un tetto limite che non si può sforare, inoltre ogni richiesta di prestito viene valutata dai Consigli Direttivi Generali e concesso anche in base all’urgenza derivante dal motivo di tale richiesta. In caso di spese causate da malattia grave dello stesso dipendente o di un familiare vicino, questo potrebbe essere stipulato in tempi molto brevi, in altri casi ci potrebbe volere più tempo.
Finanziamenti solo ai dipendenti con contratto a tempo indeterminato
Abbiamo già accennato in precedenza che possono richiedere un prestito alla propria azienda (nel caso questa figuri tra quelle elencate sopra e dunque coordinata da ARCA) soltanto i dipendenti che vantano un contratto a tempo indeterminato. Questo dà diritto alla concessione di un finanziamento che rispetti dei parametri ben precisi: per tutte le richieste comprese nella categoria “Acquisto da terzi, acquisto o assegnazione di alloggio in cooperativa, riscatto di alloggio di proprietà di Ente o Istituto pubblico e costruzione in proprio” il limite massimo della cifra che si può ottenere è pari a 50.000 euro. Per quanto riguarda invece Ristrutturazione e Restauro si possono richiedere fino a 25.823 euro. Alla voce “Risanamento in locazione” corrisponde il limite massimo e non superabile di 5.165 euro, passando invece alle “Gravi necessità familiari“, all’interno delle quali sono compresi casi come il trasloco per sfratto esecutivo, divorzio, separazione legale, decesso di un componente del nucleo familiare, conseguenze di gravi calamità naturali, terapie e così via il massimo erogabile è pari a 7.747 euro. Ricordiamo inoltre che dal 2008 è stata inserita anche la possibilità di fare richiesta di finanziamento per acquistare un alloggio da destinare al proprio figlio (il quale deve essere fiscalmente a carico del socio).
Per quanto riguarda il processo di estinzione del debito contratto, nel momento in cui si decidono insieme ai rappresentanti della azienda la cifra del finanziamento, tasso di interesse e rate mensili è essenziale ricordare che la ritenuta applicata sulla busta paga di ogni mese non può superare per legge un quinto dello stipendio. Se dunque un dipendente con contratto a tempo determinato ha bisogno di un prestito deve tenere conto che dalla sua busta paga di 1000 euro si possono detrarre a favore dell’estinzione del prestito fino a 200 euro, non di più. Questo si va a sommare anche ad un eventuale altro finanziamento in corso, per spiegarla brevemente il totale di qualsiasi ritenuta o rata di ammortamento non può sforare il quinto della busta paga in questione; per questo motivo in sede di richiesta di prestito è necessario esibire anche i documenti di eventuali finanziamenti attivi che impongono dunque al dipendente di pagare, attraverso semplici rate o ritenute, una determinata cifra ogni mese.