L’oro è sempre uno dei metalli, nonché materie prime, ad essere tra i più quotati del mercato. Ma a quanto ammontava il suo valore sul mercato nel 2019? Dove trovare gli ultimi dati? E conviene davvero investire in esso?
L’oro: cos’è
Prima di capire che valore ha sul mercato, è bene saperne di più questo metallo. Esso è sempre stato apprezzato dagli uomini fin dall’epoca preistorica, e nel corso dei secoli è diventato un simbolo di regalità, ed usato per creare gioielli e diversi oggetti.
E’ distribuito ampiamente sulla crosta terrestre, solitamente in pepite, ma le sue principali miniere sono situate soprattutto in Sudafrica, negli Stati Uniti, in Indonesia, in Perù, in Australia, in Canada, in Nuova Guinea ed in Giappone. In Italia, i principali giacimenti di oro sono situati in Piemonte, seguito da Liguria, Lombardia e Veneto, e nel Bel Paese la sua ricerca è regolamentata dalla Legge 1443 del 1927, che disciplina come deve avvenire la ricerca di questo metallo prezioso e come stabilire chi ne ha diritto.
Oltre che essere usato per realizzare gioielli ed altri oggetti, preziosi ma anche di uso quotidiano, l’oro viene impiegato anche per realizzare elementi del computer, per i visori usati nello spazio, per rivestire campioni biologici, per l’acido usato nelle foto, etc.
Pro e contro nell’investire in oro
Nel 2019, i maggiori produttori di oro sono stati, nel rispettivo ordine, la Cina, l’Australia, la Russia, gli Stati Uniti, il Canada, il Ghana, l’Indonesia, il Perù, il Messico, il Kazakistan, il Sudafrica ed il Brasile. Nel suddetto anno, il suo prezzo ammontava da 36 a 37 euro al grammo.
Dall’inizio del 2022, invece, il suo prezzo al grammo sembra oscillare dai 54 ai 57 euro, ma conviene davvero investire in esso? Ciò dipende da come si vuole investire in esso, se in azioni o comprando oro fisicamente, ma tra i vantaggi, in generale, esso offre una protezione del portafoglio a lungo termine, è un bene scarso e sicuramente non corre rischio di default, può aiutare a diversificare il proprio portafoglio, ha una protezione più forte sui mercati azioni e si può liquidare facilmente.
Ma non mancano nemmeno degli svantaggi, come il fatto che non è adatto per chi vuole investire a breve termine, non protegge in caso di inflazione al rialzo, ha anche dei costi collaterali e le sue oscillazioni di prezzo sono lente. Dopo la pandemia, inoltre, il suo prezzo è sceso per via del fatto che la ripresa economica favoriva l’investimento in azioni e la ripresa nell’inflazione non favoriva l’oro. Si consiglia, comunque, di investire in questo metallo prima il prezzo aumenti.