Sul mercato del Forex il cambio più importante è sicuramente quello tra la moneta unica europea e la valuta statunitense; investitori e traders sono sempre molto attenti sull’andamento della coppia per cercare di capire quali possono essere le previsioni sul cambio euro dollaro. In questo articolo cercheremo di capire quali sono i fattori che influenzano l’andamento della coppia e cosa dobbiamo attenderci per i prossimi mesi di questo 2022.
I fattori che influiscono sulla coppia EUR/USD
Facendo una ricerca sul web tra siti specializzati e forum si può notare che per il prossimo anno le previsioni sono rialziste: in altre parole, in questo momento il valore del cambio euro dollaro è sottovalutato e nel prossimo futuro dovrebbe verificarsi una sua salita verso quota 1,30. Ma per capire come si muoverà la coppia è necessario conoscere quali sono i fattori che la condizionano, i cosiddetti market movers.
- Tassi d’interesse: se una banca centrale decide di aumentare i tassi, in genere il prezzo della sua valuta cresce. Per questo motivo è importantissimo monitorare il calendario delle riunioni della BCE e della FED: se i verbali di queste riunioni danno un esito diverso rispetto alle attese, le monete coinvolte (e quindi anche il cambio) potrebbero ballare parecchio.
- Inflazione: questo aspetto guida le politiche monetarie; considerando che l’obiettivo delle banche centrali è quello di mantenere questo dato al 2% annuo, è possibile prevedere quali possono essere i loro interventi se ci si allontana troppo da questo valore. Se l’inflazione va oltre il 2%, la valuta di riferimento sale.
- Stato dell’economia europea: l’economia dell’Eurozona dovrebbe riprendersi presto e questo attira le attenzioni di soggetti interessati ad investire e, per questo, ad acquistare euro. La BCE cercherà di contrastare l’aumento del valore della moneta unica per evitare che il suo acquisto diventi meno attraente.
- Prodotto Interno Lordo: è un parametro che in pratica descrive lo stato di salute economica di un determinato Paese; è un dato macroeconomico che agisce soprattutto a livello psicologico: se il PIL dell’eurozona va meglio rispetto alle aspettative, ci sarà un effetto rialzista sul cambio (se a migliorare è il PIL USA, il cambio euro dollaro tende a scendere).
- Dati sul lavoro: se questi dati sono positivi, di solito la banca centrale si comporta in modo conservativo, ma se sono negativi assume un atteggiamento interventista (ovvero adotta una politica monetaria espansiva); questo discorso è valido soprattutto per la FED, che da sempre ha tra i suoi obiettivi il sostegno all’economia reale.
- Dati sulla produzione: come abbiamo visto prima, i dati dell’economia reale possono incidere sulle scelte di politica monetaria assunte dalle banche centrali. Da tenere sotto controllo anche gli indici PMI.
Vanno poi considerati anche i cicli finanziari e le misure intraprese dalle banche centrali. In questo periodo l’osservato speciale è il Quantitative Easing della BCE.
Le previsioni sul cambio euro dollaro
Lo stop al QE dovrebbe portare ad un innalzamento del valore dell’euro nei confronti del dollaro statunitense, ma questo effetto potrebbe essere in parte annullato dalle conseguenze dell’addio di Mario Draghi alla BCE (il 2019 è stato il suo ultimo anno a capo della banca centrale europea), con un nuovo clima di incertezza che potrebbe spingere molte persone a vendere euro. Il trend ribassista dell’ultimo periodo è diventato più netto dopo la recente riunione della BCE: è stata confermata l’uscita dal programma di acquisto di titoli ed è stato detto che non sono previsti interventi sui tassi di interesse. Secondo alcuni esperti il cambio euro dollaro è destinato a scendere ancora, almeno fino al mese di settembre, per poi tornare a risalire nella parte finale dell’anno.