Il “risparmio” è una peculiarità dei cittadini del Belpaese, storicamente più inclini ad assumere un atteggiamento da “formica” piuttosto che da “cicala”. In rapporto alla popolazione residente, l’Italia vanta il più alto tasso di risparmio privato dell’intero Vecchio Continente, nonostante sia innegabile come il verbo “risparmiare” sia diventato più complesso da traslare all’atto pratico rispetto a qualche lustro fa.
Le modalità di allocazione dei propri risparmi sono radicalmente mutate nel corso del tempo. E anche il mondo finanziario, al pari di altri settori, è stato modificato dalla prepotente ascesa della grande rete telematica. L’esempio più lampante, in tal senso, è il grande successo ottenuto dal trading online, modalità alla quale accedono milioni di italiani avvalendosi anche del prezioso supporto degli esperti finanziari di TradingFacile, il più autorevole portale finanziario presente nel mondo del web.
Trading intraday
L’operatività di trading si sviluppa tramite diverse modalità, note ai più con il nome di “strategie”. Esse sono essenziali per aiutare i trader nelle loro operatività nei mercati finanziari, supportandoli nella gestione della volatilità. Una strategia molto diffusa è il Trading Intraday, nota anche come “day trading”, strategia che prevede l’apertura e chiusura di posizioni nella medesima giornata di contrattazione.
I soggetti che attuano questa operatività si pongono l’obiettivo di trarre profitto dai piccoli movimenti di prezzo, avvalendosi del supporto di grafici a breve termine come quelli a 1 o 5 minuti. L’intento, per quanto ovvio, è quello di ottenere guadagni in tempi estremamente celeri, sfruttando le oscillazioni dei mercati finanziari più volatili, come, per il citare il più noto, quello azionario.
Il “day trading” richiede, tuttavia, massima attenzione e precisione, oltre che un dispendio temporale non indifferente. Certo, le applicazioni presenti nel mercato consentono di fissare “take profit” e “stop loss” in grado di gestire questa tipologia di operatività. Ma è indispensabile, però, dedicare molto tempo.
Swing trading
Un’altra strategia famosa nel mondo dei trader è lo “swing trading”, che prevede il mantenimento delle posizioni per un periodo che va da pochi giorni a qualche settimana. Chi adotta questa strategia si pone l’obiettivo di sfruttare i movimenti di mercato a breve termine, cercando di catturare movimenti di prezzo significativi e le oscillazioni dei mercati più “aggressivi”.
Lo swing trading, quindi, è certamente meno stressante rispetto al trading intraday e consente di poter analizzare più approfonditamente le posizioni che si vogliono aprire. Tutto ciò si traduce in scelte maggiormente ponderate, anche se – a differenza del trading intraday – si corre il rischio di non massimizzare eventuali profitti giornalieri.
Trading di tendenza
Il trading di tendenza, come si evince dalla parola stessa, si sviluppa identificando e investendo in una tendenza di mercato predominante. In questo caso, viene aperta la posizione quando la tendenza è già in corso e si decide di mantenerla aperta fin quando non giungono segnali di un’inversione.
Il trading di tendenza richiede grande pazienza e disciplina. E’ in grado, potenzialmente, di generare grandi profitti se la tendenza è prolungata (come avvenuto, ad esempio, nell’ultimo biennio nel settore tecnologico), ma è altrettanto rischiosa nel caso in cui la tendenza si invertisse improvvisamente.
Scalping
Di tutt’altro tenore, invece, lo scalping, strategia di trading che si pone l’obiettivo di generare piccoli profitti ripartiti su una serie multipla di operazioni intraday. I trader che attuano questa strategia, famosi nel settore con il nome di “scalper”, entrano ed escono dal mercato in tempi brevissimi, a volte addirittura in pochi minuti o secondi.
In un contesto di mercati estremamente volatili, questa operatività può potenzialmente riservare grandi guadagni, ma è indispensabile conoscere approfonditamente i mercati e avere estrema reattività nella propria operatività. L’elevato numero di operazioni, inoltre, implicano il pagamento di commissioni certamente non indifferenti.
Trading di posizione
La maggior parte dei piccoli risparmiatori italiani, tuttavia, è ascrivibile alla strategia del “trading di posizione”. In questo caso, il trader mantiene le posizioni aperte per svariati mesi o anni, cercando di sfruttare le potenzialità di crescita di un determinato asset. Questa strategia implica un dispendio temporale limitato, ma espone, inevitabilmente, all’eventuale erosione del profitto o del capitale investito in caso di andamento avverso dei mercati.