I contratti collettivi del pubblico impiego sono quegli accordi che stabiliscono le condizioni lavorative e il trattamento minimo garantito a chi ha un rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni; ogni tanto le notizie fanno riferimento al rinnovo contrattuale del pubblico impiego: cos’è e ogni quanto avviene questa rinegoziazione?
Cos’è il contratto collettivo nel pubblico impiego
La stipulazione dei contratti collettivi del pubblico impiego è affidata alla forza negoziale tra le parti e la contrattazione, che riguarda ogni aspetto del rapporto di lavoro e delle relazioni sindacali, si sviluppa principalmente su due livelli:
- contratti collettivi nazionali di comparto, che fanno riferimento ai settori tra loro simili o eterogenei e vengono determinati dagli accordi tra l’ARAN (ovvero l’agenzia per la rappresentanza negoziale della pubblica amministrazione) e le confederazioni che hanno una rappresentatività nel comparto di riferimento dal 5% in su; le clausole contenute nei contratti regolano in via esclusiva l’aspetto del trattamento economico dei dipendenti pubblici: le pubbliche amministrazioni sono obbligate a garantire ai loro dipendenti i minimi tabellari previsti dal contratto, rispettando il principio di parità di trattamento;
- contratti integrativi, la cui procedura di contrattazione è disciplinata dalla legge: i comitati di settore comunicano gli indirizzi all’ARAN, che poi dà inizio alle trattative; se si raggiunge un accordo (che deve essere approvato dai comitati di settore), l’agenzia deve trasmettere i dati economici alla Corte dei Conti, che deve deliberare entro 15 giorni; in caso di parere positivo, l’ARAN pu procedere con la sottoscrizione del contratto.
C’è poi il livello intercompartimentale (accordi quadro), che riguarda gli argomenti comuni a tutti i lavoratori e ad ogni amministrazione, come ad esempio il TFR, gli scioperi e la previdenza.
Ogni quanto avviene il rinnovo contrattuale e chi sono i soggetti coinvolti?
I soggetti coinvolti nel rinnovo contrattuale pubblico impiego sono quindi l’ARAN, che rappresenta le pubbliche amministrazioni, le organizzazioni sindacali, che sono i rappresentanti dei lavoratori e i comparti (Ministeri, Presidenza del Consiglio, Regioni, Autonomie locali, enti pubblici non economici, Scuola, Università, Servizio Sanitario Nazionale, Agenzie fiscali, Istituzioni ed enti di ricerca e sperimentazione, Istituti di alta formazione e specializzazione musicale ed artistica). Dal 2010 c’è stato il blocco delle contrattazioni, motivato dalla necessità di contenere la spesa pubblica; l’attesa per il rinnovo contrattuale nel pubblico impiego è stata molto lunga (nonostante la pronuncia della Corte Costituzionale, che nel 2015 dichiarò illegittima la prosecuzione del blocco) e solo alla fine del 206 sono stati siglati i nuovi contratti per il triennio 2016-2018. Il prossimo rinnovo contrattuale pubblico impiego è previsto per il 2020.