“Le parole volano, gli scritti restano” dice un famoso detto latino, ed è vero: è molto facile contestare parole che sono state espresse solo a voce, ma è difficile poter andare contro qualcosa che è stato messo per scritto e firmato dalle due parti in questione.
Ecco perché, quando due persone stipulano un accordo, è sempre meglio provvedere a trascriverlo e farlo firmare da entrambi, in modo che entrambe le volontà siano rappresentate.
Proprio a questo serve la scrittura privata, che può essere semplice o autenticata: andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Cos’è e come funziona la scrittura privata autenticata
La scrittura privata è un atto che viene scritto e firmato da più parti per regolare una situazione particolare, per esempio per bloccare un affitto, per una vendita di auto tra privati o per un ordine di fornitura, o anche per un mutuo o un prestito concesso (non da un’ente bancario, ma da un privato).
Si tratta, proprio come abbiamo accennato nell’introduzione, di un modo per andare a tutelare le due parti coinvolte in un accordo che poteva essere anche solo vocale: mettendolo nero su bianco con una scrittura privata si dichiarano le intenzioni di entrambi, in modo che siano riportate su un documento ufficiale in caso di ripensamento o incomprensioni.
Si parla di scrittura privata semplice quando viene fatta dai privati senza che sia validata da un’autorità pubblica, e riporta solo le firme degli interessati.
Se però si desidera che questo documento abbia una validità legale inattaccabile, allora si deve ricorrere alla scrittura privata autenticata: in questo caso il nostro documento di accordo viene autenticato da un notaio o da un segretario comunale, e quindi diventa un vero e proprio atto legale.
Anche la scrittura privata semplice vale legalmente, purché uno dei due non disconosca la propria firma: in questo caso si deve bisogna intraprendere una causa in tribunale per ottenere la verifica della scrittura.
Quanto costa una scrittura privata autenticata
Il vantaggio di una scrittura privata autenticata è di certo quello di avere la verifica di un ufficiale pubblico, in modo che nessuna delle due parti possa ritrattare la propria firma.
Lo svantaggio, però, è che eseguire questa autenticazione comporta un costo, che varia in base al professionista a cui ci si rivolge: il consiglio, infatti, è di chiedere sempre la parcella richiesta per il servizio prima di fissare un eventuale consulto.
Per avere un ulteriore assicurazione sull’accordo stipulato, è possibile anche registrare la scrittura privata presso l’Agenzia delle Entrate. Anche in questo caso sono previsti dei costi aggiuntivi, che ammontano al pagamento delle imposte indirette, che ammontano a 16 euro ogni 4 facciate di contratto a titolo di imposta di bollo, e al pagamento dell’imposta di registrazione dell’atto, che è pari al 3% della cifra dichiarata nella scrittura.
Nel caso in cui la scrittura privata da registrare abbia come oggetto un prestito tra due privati, sono di più le spese che gravano sul contratto: oltre all’atto di registrazione, infatti, andranno aggiunti costi legati alle eventuali garanzie connesse al prestito.