Il mondo della finanza è molto complesso, sigle e numeri lo rendono poco accessibile ai più, purtroppo, però, per amministrare un patrimonio e fare dei piccoli o grandi investimenti occorre conoscere qualche rudimento di base riguardo i mutui e i prestiti. In particolare, la comprensione dei tassi d’interesse ti aiuteranno a capire se un prodotto finanziario offerto da una banca potrebbe essere conveniente o meno.
Tassi d’interesse, cosa sono
I tassi d’interesse sono delle somme di denaro, più o meno grandi, che maturano nel tempo, quando si parla di un prestito o di un investimento. Nel primo caso la banca che concede una somma di denaro quando la rivuole indietro applica una maggiorazione costituita da una percentuale variabile per farsi ripagare del sevizio. Allo stesso modo quando depositi i tuoi soldi in una cassa di risparmio riceverai, annualmente, delle piccole somme maturate per premiare il tuo investimento.
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I Tipi di tassi d’interesse
Bisogna sapere un po’ di matematica per calcolare i tassi d’interesse, quelli più semplici sono influenzati da:
- La somma di denaro chiesta in prestito;
- Il tasso applicato dalla banca, questo non è fisso varia nel corso dell’anno in base al servizio richiesto e all’istituto a cui ci si rivolge;
- Il tempo in cui è dilazionata la restituzione.
Lo stesso discorso si può fare anche per i soldi risparmiati, più la somma messa da parte è alta e si mantiene nella stessa cassa di risparmio maggiore sarà l’interesse ricevuto. I tassi d’interesse complessi si calcolano in maniera differente prendendo in considerazione gli stessi parametri pocanzi citati ma combinandoli da loro in altri modi.
Rata fissa o variabile, quale preferire?
Quando bisogna restituire l’importo di un mutuo è meglio fare luce sull’effettiva somma da pagare mensilmente per organizzarsi con le altre spese, quindi è importante conoscere le principali opzioni che offrono le banche:
- Rata fissa, come dice il nome, mensilmente o trimestralmente si dovrà pagare sempre la stessa cifra. L’influenza del mercato sui tassi d’interesse, che possono alzarsi o abbassarsi, determina la durata del pagamento. Si usa questa metodologia soprattutto per i prestiti a lungo termine che vanno dai 10 ai 20 anni;
- Rata variabile, in questo caso l’importo mensile, bimestrale o semestrale da restituire varia con l’andamento del mercato quindi, ogni volta il bollettino da pagare potrebbe essere maggiore o minore rispetto a quello precedente. In questo caso però si conoscerà con esattezza il numero di rate e il periodo entro il quale si estinguerà il mutuo.
Un po’ di sigle sui tassi d’interesse
Quando si richiede un prestito è importante fare attenzione ad alcune sigle, le più importanti sono:
- TAEG, acronimo che sta per Tasso Annuo Effettivo Globale, definisce la somma complessiva restituire;
- TAE, che indica il Tasso Annuo Effettivo, definisce gli interessi annuali.
Quando scegli un mutuo puoi capire, a colpo d’occhio, se si tratta di un affare o meno vedendo il TAEG in quanto questo comprende le spese complessive che dovrai affrontare dopo aver chiesto un prestito, quindi preferisci un finanziamento con questo valore molto basso perché potrebbe essere un’occasione da non lasciarsi sfuggire.