La crisi è qualcosa di reale, qualcosa di tangibile, qualcosa che si può quasi toccare con mano. Ce ne accorgiamo tutti noi ogni volta che facciamo fatica ad arrivare alla fine del mese, ogni volta che passiamo davanti ad una vetrina abbassata o che ascoltiamo un nostro amico o conoscente raccontarci di come ha perso il lavoro.
La situazione deve essere diversa in Gran Bretagna, almeno per una classe privilegiata, visto i dati che arrivano negli ultimi giorni che testimoniano il record di vendite di auto di lusso.
Basti pensare che la Maserati ha venduto più auto nei primi sei mesi del 2014 che in tutto il 2013. E anche le altre, vedi Bentley, Rolls e Porsche, hanno registrato aumenti a 2 cifre.
Roba da far girare la testa rispetto ai valori che siamo abituati ad avere negli ultimi anni qui in Italia. Ma, anche se in misura minore, il trend positivo riguarda anche le vetture per “comuni mortali” segno che, forse, l’economia inglese sta guardando avanti ben al di la dei confini della crisi.
Il tutto alla faccia di chi paventa una imminente catastrofe dovuta all’uscita della Scozia dalla Gran Bretagna, o alle parole di Draghi che si dice preoccupato per il rischio deflazione.
Quello che è certo è che il settore sta vivendo un periodo particolarmente florido facendo registrare numeri importanti per le case automobilistiche. Tuttavia vale riflettere su un aspetto: il rialzo maggiore lo hanno avuto proprio le auto di lusso segno che i primi a beneficiare di una eventuale ripresa sono proprio i ricchi o i super ricchi.
Segno, questo, che la ricchezza continua ad essere distribuita in maniera sempre più disuguale: tantissimo in mano a pochi e al resto della popolazione non rimangono che le briciole.
Un aspetto del capitalismo sempre più pericoloso che rischia di creare un sempre maggior numero di tensioni a livello sociale. Ma l’appuntamento è rimandato, perchè finchè ci sarà ancora un po di benessere queste tensioni rimarranno latenti, appannaggio di pochi.