Tutti felici e contenti per l’accordo raggiunto sulla questione Grecia in Europa. Quello che a molti non è ancora chiaro è cosa sia davvero cambiato in seguito a questo accordo e quali siano (se ce ne sono) i vantaggi per il popolo greco.
Purtroppo dobbiamo riconoscere che Tsipras è stato costretto a rinunciare a molte delle sue promesse elettorali pur riuscendo a strappare alcuni aspetti importanti sotto il profilo della dignità.
Veniamo all’accordo: la Grecia ha altri 4 mesi di tempo ( e non 6 come inizialmente richiesto, poi scopriremo perchè) per varare le riforme necessarie a rimettere i conti in linea con le richieste internazionali.
Discorso rinviato a Giugno, quando la Grecia si troverà a dover rinnovare ben 6,7 miliardi di debiti. Di fatto, da questo punto di vista, cambia davvero molto poco… il rischio default per il paese è solo rimandato di 4 mesi perchè, qualora la comunità internazionale non approvi il piano di misure del governo ellenico i fondi non si sbloccheranno e il paese rimarrà senza soldi per stipendi e pensioni.
A meno che, ovviamente, il governo guidato da Tsipras non faccia un lavoro egregio riuscendo a ridare slancio al paese rimanendo nei vincoli imposti dai creditori che hanno già fissato i paletti: almeno 2,5 miliardi di tagli con effetto immediato.
I prossimi mesi, quindi, saranno determinanti per capire quale sarà il futuro della Grecia, del suo popolo ma, anche, di tutta l’eurozona. Quello che non va sottovalutato, infatti, è che qualora la Grecia dovesse fallire le ripercussioni sarebbero davvero molto gravi per tutti, Germania compresa.
Per prima cosa i soldi con cui i paesi creditori sono esposti nei confronti della Grecia andrebbero persi con danni enormi per tutti. In secondo luogo la pressione dei mercati sui paesi dell’eurozona andrebbe alle stelle: lo spread sui titoli di stato salirebbe a più non posso con costi enormi per il rifinanziamento del debito.
A chi conviene che la Grecia esca dall’euro? In linea di massima a nessuno pertanto è ipotizzabile, oltre che auspicabile che si arrivi ad un accordo di più ampia gettata che permetta al governo greco di lavorare in maniera serena al ben del paese.