Statistiche e informazioni utili sui corsi di formazione in Italia, per capire bene com’è la situazione nel nostro Paese su un fronte molto delicato, specie in un periodo critico come quello in cui ci troviamo, in cui la disoccupazione giovanile continua a prendere il sopravvento e neppure titoli non facilmente reperibili come una laurea o un master assicurano ai giovani un posto di lavoro fisso.
Troppo spesso, accade che le aziende approfittano della continua ricerca di lavoro da parte di giovani e non solo, proponendo corsi di formazione in Italia a pagamento (con cifre che non faticano a raggiungere le migliaia di euro) e promettendo future proposte di inserimento in azienda al termine del periodo formativo.
In molti, tuttavia, non hanno capienti budget a disposizione e soprattutto non si sentono a proprio agio nel pagare per combattere la disoccupazione, fattore che risulta un paradosso purtroppo frequente al giorno d’oggi.
Sono dei dati preoccupanti che emergono sullo stato della formazione e dei corsi in Italia. E’ bene stare alla larga da certe situazioni e approfittare delle tante iniziative di corsi di formazione gratuiti, finanziati da aziende che decidono di investire seriamente sulle risorse umane, anziché avere come obiettivo quello di speculare dalla fame di lavoro.
Statistiche sui corsi di formazione in Italia, dati globali e rapporto Istat
Cercando sul web, non è difficile trovare proposte per corsi di formazione in Italia completamente gratis nei più svariati campi, spesso con frequenza obbligatoria, in ogni caso utili per il curriculum vitae. Se negli ultimi anni sono aumentati a dismisura i disoccupati nel nostro Paese, è bene sapere che come dimostrano le statistiche il settore dei corsi di formazione online ha avuto un incremento non da poco, con previsioni sugli investimenti che nel 2015 dovrebbero arrivare a toccare il +24% in Europa rispetto a due anni fa. Sviluppo che non è certo limitato esclusivamente al nostro continente, visto che nello stesso periodo anche nelle altre aree del globo ci saranno crescite non da poco, pari al 30% in Asia e al 18% in Africa. Primato indiscusso va agli Stati Uniti d’America, che in questo campo continuano ad investire a dismisura, fino ai 25 miliardi di dollari a cui si dovrebbe arrivare entro l’anno prossimo.
Dati Istat sui corsi di formazione in Italia
Passiamo al rapporto Istat relativo alla formazione nelle imprese in Italia nell’anno 2010, con dati diffusi ad agosto 2013. Corsi di formazione professionale sono stati organizzati dalle aziende (con almeno 10 dipendenti), nei confronti dei propri addetti, nel 55,6% dei casi: il dato è inferiore alla media europea (66%), ma di gran lunga superiore rispetto a quanto registrato nel 2005, quando la percentuale era appena pari al 32,2%.
L’Istat afferma anche che la branca dei corsi di formazione in Italia è in assoluto l’attività formativa maggiormente adottata dalle imprese nel nostro Paese, con una diffusione pari all’84,2%, composto in un quarto dei casi soltanto da corsi obbligatori (imposti dalla legge, in alcuni settori) riguardanti la sicurezza sul lavoro, la cura dell’ambiente e gli accorgimenti per non incorrere in problemi di salute dovuti all’attività che si svolge quotidianamente.
Corsi di formazione in Italia per lavoratori
Sono 3 milioni i lavoratori che nel 2014, sempre secondo il rapporto Istat sopra citato, hanno sostenuto corsi di formazione: la composizione è del 36% sul totale degli addetti, per due terzi uomini e soltanto un terzo donne.
Tra i settori in cui si sono svolti con più frequenza i corsi di formazione in Italia spicca al primo posto quello dei servizi finanziari e delle assicurazioni, che ha visto coinvolti il 92,6% dei lavoratori. Attività formativa continua che coinvolge anche il ramo delle telecomunicazioni, editoria e informatica (74,8%) e della fornitura di gas ed elettricità (74,7%).
La durata media dei corsi di formazione è pari ad un totale di 23 ore (valore in calo, rispetto alle 25,5 del 2005) e il costo medio orario per ciascun partecipante risulta piuttosto salato (55 euro). Passando ai dati sui corsi di formazione in Italia filtrati per regione, spicca una differenza notevole tra le regioni del nord e quelle del sud della penisola, nel primo caso in grado di arrivare addirittura ad una media del 67% (Trentino Alto Adige, con picco per la provincia di Bolzano con il 70,3%) e nel secondo sotto il 50% (gli ultimi posti della graduatoria sono occupati da Campania, Sicilia, Puglia e Marche).