Questi ultimi giorni del 2014 saranno all’insegna del toro sui mercati finanziari. Questo è quello che dicono le statistiche sul mercato di riferimento, ossia il down jones. Secondo gli appassionati di numeri, infatti, nel corso della storia gli ultimi giorni dell’anno sono stati caratterizzati dagli acquisti tra il 70 e il 90% delle volte.
Un dato che fa ben sperare e che potrebbe portare l’indice americano a toccare nuovi record sulla scia dell’entusiasmo relativo all’ottimo dato del pil USA che ha fatto registrare un bel +5%.
Ma attenzione a non focalizzarsi solo sulle grandi società perchè sono proprio le piccole e medie imprese quotate sui mercati a far registrare i rialzi maggiori, segno che l’attenzione del traders deve essere molto attenta a scovare opportunità apparentemente nascoste alla massa degli investitori.
Insomma questo finale di 2014 potrebbe essere molto positivo per chi investe in borsa, non male visto che poi ci si ritroverà a dover affrontare un 2015 tutt’altro che semplice.
Come abbiamo già avuto modo di approfondire, quando si sarà messo da parte l’entusiasmo per il pil americano si dovranno fare i conti con i problemi di questo ultimo periodo: la crisi della Grecia che torna ad infiammarsi, la crisi valutaria della Russia, la deflazione del Giappone, il croollo del greggio e il rischio deflazione dell’Unione Europea.
Motivi di allarme e preoccupazione ce ne sono molti specialmente rimanendo in territorio europeo dove tutto sembra girare al peggio. E proprio sulla Russia sono stati lanciati molti allarmi da economisti eccellenti, primo tra tutti Paul Krougman che ha sottolineato quanto sia tremendamente seria la faccenda. Secondo molti, infatti, proprio la Russia e il prezzo del Greggio saranno i veri fattori chiave che influenzeranno maggiormente i mercati nel corso del 2015.
Insomma in attesa di fare i conti con tutto ciò speriamo di poterci godere qualche giorno di relax e trarre profitto da un mercato di fine anno che ci aspettiamo essere quanto meno positivo.