Che le borse europee siano caratterizzate da una forte volatilità è palese ma che Piazza Affari sia sempre più in balia degli eventi lo è ancora di più. Basta guardare un qualsiasi grafico per rendersi conto di quanto sia evidente la continua altalena del listino italiano.
Il motivo è molto semplice e, dovrebbe, essere sotto gli occhi di tutti: non ci sono più aziende di peso. Quelle poche grandi aziende che avevamo hanno deciso di essere quotate altrove (vedi Fiat) e il nostro listino è rimasto in balia dei titoli bancari.
Così ecco che ieri Milano perdeva il 2,24% per poi oggi rimbalzare intorno all’1,8% al momento in cui scrivo, sulle news del voto Americano che danno i repubblicani vincenti un po ovunque.
Ma quanto vogliamo scommettere che nei prossimi giorni ci saranno altre sorprese? I motivi saranno i più diversi. Uno tra tutti potrebbe essere quello relativo alle voci secondo cui alla BCE sarebbe in atto una sorta di lotta interna tra Draghi, attuale presidente, e alcuni importanti banchieri che non hanno apprezzato la sua guida totalitaria della Banca Centrale Europea.
Proprio la BCE, infatti, è sempre stata l’ago della bilancia che, in qualche modo, ha arginato i problemi dei paesi europei. Ora se la figura di Mario Draghi dovesse essere a rischio è chiaro che qualche stravolgimento ci sarebbe anche sulle piazze finanziarie.
Come comportarsi per evitare di correre rischi inutili?
A mio avviso in un contesto di mercato così volatile è bene tenersi alla larga dal mercato azionario e, in particolare, da Piazza Affari. Per il momento è più saggio aspettare dei segnali più chiari circa la direzione che si andrà a prendere perchè all’orizzonte i presupposti per uno storno ci sono tutti.
Una volta che la direzione sarà più chiara si può tentare un’entrata ma sempre impostando lo stop loss così da evitare di esporsi troppo.