In questo contesto di crisi economica anche quelle che sembrano essere buone notizie poi alla fine non lo sono. E’ di questi giorni la conferma che anche i prezzi dei prodotti distribuiti nella grande distribuzione, e in particolare nei supermercati, stanno continuando a scendere.
Chi legge potrebbe giustamente pensare che pagare meno un detersivo, una bottiglia di acqua o un pacco di pasta è una cosa buona specialmente in un contesto dove tutto costa troppo rispetto a quanto si guadagna. Eppure non è così.
Secondo quanto riportato da uno studio che ha coinvolto alcune delle più grandi aziende che diffondono i propri prodotti nella grande distribuzione è emerso che circa il 26% dei prodotti viene venduto sottocosto o, perlomeno, con forti sconti rispetto ai normali prezzi di mercato.
Queste promozioni vengono applicate dalle aziende stesse ( e non dai rivenditori come alcuni potrebbero pensare) per evitare che i magazzini rimangano pieni. Insomma pur di vendere si finisce con l’abbassare i prezzi sotto il livello di guadagno e, alcune volte, sotto il livello di costo. Parliamo di deflazione, ossia del costo di beni e servizi che scende invece di aumentare.
Ora questo fenomeno porterà sicuramente un beneficio nell’immediato perchè si pagherà meno per fare la spesa ma sul lungo periodo potrebbe portare altra disoccupazione e, quindi, maggiori danni al sistema e a noi tutti.
Non a caso Draghi, il presidente della BCE, ha insistito più volte su questo punto e la sua politica monetaria è finalizzata anche a combattere questo fenomeno. La deflazione viene considerata, da tutti gli economisti del mondo, il rischio maggiore per l’economia.
Insomma, da ora in poi, quando andremo a fare la spesa, saremo meno felici di trovare tutte queste offerte speciali e prezzi sottocosto.