La quotazione dell’oro è un parametro fondamentale che chiunque faccia trading deve monitorare costantemente. L’oro, infatti, è sempre stato un “bene rifugio” utilizzato per difendere il proprio capitale in momenti di incertezza economica o di grave crisi.
Non a caso, come è possibile vedere nel grafico qui accanto, le quotazioni del metallo prezioso per eccellenza sono esplose tra il 2008 e il 2012, ossia negli anni di maggior peso della crisi economica che ha colpito prima gli Stati Uniti e poi l’Europa.
Attualmente le quotazioni dell’oro stanno vivendo un momento di incertezza dovuto al difficile contesto internazionale. Cerchiamo, quindi, di analizzare la situazione partendo proprio dai grafici per poi provare a intuire la direzione di medio lungo periodo in funzione, anche, delle possibili variabili che possono entrare in campo.
Quotazione dell’oro: analisi grafica
Sul lungo periodo possiamo dire che attualmente l’oro è in una fase laterale consolidata. Un eventuale perdita della zona dei 1200 porterebbe, probabilmente, ad una nuova fase negativa spingendo i ribassi.
Anche sul grafico settimanale la configurazione tecnica è tendenzialmente negativa con i prezzi che si collocano ben al di sotto delle medie mobili a 50 e 200 giorni.
Nel complesso, quindi, si potrebbe ipotizzare una fine 2014 ancora difficile per l’oro con prezzi che si manterranno sui minimi dell’anno.
Fattori di influenza delle quotazioni
Come tutti ben sappiamo l’analisi tecnica dei grafici è fondamentale ma non basta, specialmente per quanto riguarda la quotazione dell’oro.
Ad esempio sarà bene monitorare i vari contesti bellici in corso, con particolare attenzione a quello tra Russia e Ucraina e al difficile contesto in Siria. Questi 2, in particolare, potrebbe dare una nuova spinta alle quotazioni del metallo prezioso annullando, di fatto, una configurazione tecnica negativa.
Se i venti di guerra dovessero tornare a soffiare con intensità sarà inevitabile assistere ad un ribasso dei principali mercati azionari e un rialzo dei beni rifugio e, in particolare dell’oro.
Infine vorrei aprire una piccola parentesi sulla situazione del dollaro e sulla decisione della Fed di dare vita ad un rialzo dei tassi già nel 2015. Quest’ultima notizia, infatti, ha contribuito a indebolire l’oro e a rafforzare le quotazioni del dollaro. In sostanza si scommette su una tenuta dell’attuale congiuntura economica.
Tuttavia molti analisti sono dell’idea che tale congiuntura non sia così solida e che la Fed potrebbe valutare, nei prossimi sei mesi di posticipare un eventuale rialzo dei tassi. Questo potrebbe, inevitabilmente, spingere le quotazioni dell’oro verso una nuova fase rialzista.