In questi giorni ha tenuto banco la notizia delle forti tensioni interne nel board dei consiglieri della BCE. Secondo alcuni media una parte dei consiglieri non avrebbe gradito la gestione dell’attuale presidente Draghi che avrebbe preso troppo in autonomia le principali decisioni operative.
Tensioni che si sono dissolte in un attimo quando ha parlato lo stesso Draghi sottolineando che il board è d’accordo all’unanimità sull’adottare qualsiasi strumento, anche non convenzionale, pur di affrontare e sconfiggere il rischio di una mostruosa deflazione.
Ovviamente tutto ciò ha caratterizzato un’alta volatilità sia sul forex che sui principali mercati azionari creando non pochi problemi ai piccoli trader. I grandi, invece, abituati a speculare sulle forti variazioni di prezzo, hanno trovato terreno fertile per le proprie operazioni.
In un contesto di mercato così complesso, infatti, a rimetterci è sempre il piccolo trader, il piccolo risparmiatore che rischia di restare infangato in un mercato che non ha direzione e dal quale è difficilissimo uscire con un profitto.
Non a caso una strategia di investimento che stiamo consigliando in questo frangente è quella di… non investire, ossia di restare fuori da qualsiasi mercato, salvo piccole operazioni “mordi e fuggi” sul forex o nelle opzioni binarie (comunque da considerarsi ad alto rischio), in attesa che venga presa una direzione più chiara.
Navigare nel mare in tempesta con un pattino non è il massimo e il paragone calza a pennello con il contesto economico che stia attraversando.
Tornando alla notizia c’è da dire che in questi giorni le notizie che sono state messe online circa le tensioni interne alla BCE sembravano un po confuse, quasi fossero state diffuse ad arte.
Sta di fatto che in questo momento è difficile pensare che l’Europa si privi di una figura chiave come quella di Draghi. Questo non farebbe altro che creare ulteriore instabilità sui mercati e dubito che qualcuno sia pronto ad alzare un tale putiferio.