I risultati degli stress test sono arrivati e, come avevamo ampiamente previsto, sono ben 4 le banche italiane che sono state bocciate: Popolare di Milano, Popolare di Vicenza, Monte dei Paschi di Siena e Carige. Gli stress test, per chi non lo sapesse, sono degli esami effettuati dalla BCE della durata di ben 12 mesi in cui vengono similuta condizioni limite per valutare la tenuta dei conti delle banche dell’eurozona.
Quello che ne è emerso, per quanto riguarda l’Italia, è che Popolare di Milano e Popolare di Vicenza sono rientrate “pelo pelo” nei canoni grazie ad un aumento di capitale, mentre MPS e Carige dovranno aumentare il proprio capitale rispettivamente di 2,11 miliardi d i 810 milioni.
Al 31 Dicembre 2013 le banche i cui conti non erano in regola con le direttive della Banca Centrale Europea erano ben 25 (9 le italiane) ma a distanza di 10 mesi molte hanno aggiustato i conti. Ora avranno tempo fino al 10 Novembre per presentare una relazione completa alla BCE per descrivere cosa è stato fatto e cosa si andrà a fare nel 2015 per mantenere i conti in ordine.
Ma a cosa servono questi stress test?
In parole povere questi test servono a mettere alla prova i conti delle banche per evitare che si verifichino dei casi di cedimento che sarebbero fatali in un contesto economico estremamente delicato come quello che stiamo attraversando. Ovviamente vengono testati dei casi limite, scenari estremamente pessimistici ma che la storia recente ci ha insegnato che possono verificarsi.
Queste le parole di Vitor Constancio, vicepresidente della Bce: “Questa revisione senza precedenti delle posizioni delle banche più grandi aumenterà la fiducia del pubblico nel settore bancario. Identificando problemi e rischi, contribuirà a riparare i bilanci e rendere le banche più robuste. Ciò dovrebbe facilitare più credito in Europa, il che aiuterà la crescita economica”.
Insomma l’intento della Banca Centrale Europea era quello di ipotizzare scenari apocalittici e verificare se i conti delle banche avrebbero eretto. A quanto pare ciò avviene nella maggioranza dei casi. Ma da qui a dormire sonni tranquilli ne passa!