Attesa una settimana interlocutoria sui mercati prima dei grandi eventi di fine gennaio. Gli investitori continueranno a monitorare i vari sondaggi che saranno pubblicati in Grecia in vista del voto del 25 gennaio. Una bocciatura del premier uscente Antonis Samaras potrebbe fare emergere nuovi segnali di avversione al rischio sui mercati finanziari.
Sul fronte macro, i dati più importanti arriveranno dagli Usa, dove sono attese in modo particolare le figure sulle vendite al dettaglio, la produzione industriale e il tasso d’inflazione di dicembre.
Non sarà da sottovalutare neanche la pubblicazione dei conti dei colossi americani. Dopo Alcoa, spetterà alle banche rilasciare le figure sul 4° trimestre. Tutte le big di Wall Street, da JP Morgan a Goldman Sachs saranno chiamate al banco di prova. Se vuoi seguire l’analisi delle trimestrali americane, il portale di trading con i cfd IG offre una sezione d’informazione dedicata al mercato azionario.
In ottica trading, questa settimana sarà soprattutto il forex a offrire stimoli interessanti. Il cambio Euro/Dollaro sta tentando un recupero dopo aver aggiornato i nuovi minimi da quasi 10 anni la scorsa settimana, arrivando a 1,1750.
La prima resistenza rimane collocata a 1,1870, superato il quale si aprirebbe lo spazio per un allungo verso 1,1950, primo ritracciamento di Fibonacci dalla discesa avviata dai massimi di dicembre. Qui puoi anche analizzare il cambio euro dollaro e i fattori che lo influenzano.
Solo un superamento di tale riferimento grafico potrebbe condurre al test di 1,20, massimi d’inizio anno. Tentativi di discesa vedrebbero i primi obiettivi collocati a 1,18 e poi verso i minimi di 1,1750. Nel caso in cui dovessero iniziare a circolare rumors sull’eventuale azione della Bce è probabile che il cambio possa tentare di rompere questo supporto per dirigersi verso 1,1640, bottom del 2005.
Nella video analisi di Vincenzo Longo anche i livelli tecnici del cambio Eur/Gbp e del Ftse Mib.